Il documento sarà valutato dalla Conferenza unificata Stato-Regioni. Restano le priorità per scuola, militari, polizia e comunità. Indicate cinque linee guida per considerare le categorie protette
In Italia arriveranno 242 milioni di dosi di vaccino contro il Coronavirus entro il secondo trimestre del 2022. E’ quanto prevede una tabella allegata alla bozza del Piano vaccini. 40,1 milioni di dosi saranno di AstraZeneca, 65,6 milioni di Pfizer, 26,5 milioni di Johnson & Johnson, 40,3 milioni di Sanofi/GSK, 29,8 di CureVac e 39,7 milioni di Moderna.
Il documento strategico sarà ora valutato dalla Conferenza unificata Stato-Regioni e prevede che, qualora le dosi di vaccino disponibili lo permettano, si potrà iniziare la campagna anche all’interno dei posti di lavoro. E questo vale per tutti i dipendenti, a prescindere dall’età e dalle condizioni di salute.
Sono ancora una volta considerate prioritarie per la vaccinazione, a prescindere dall’età e dalle condizioni patologiche, alcune categorie. Si tratta di “personale docente e non docente, scolastico e universitario, forze armate, di polizia e del soccorso pubblico, servizi penitenziari e altre comunità residenziali“. Oltre ovviamente agli over 80.
Il documento ha aggiunto cinque linee guida per cui considerare una categoria protetta: elevata fragilità (persone estremamente vulnerabili, disabilità grave); persone tra 70 e 79 anni; persone tra i 60 e i 69 anni; persone con comorbidità (presenza o insorgenza di una malattia accessoria durante il decorso clinico di una patologia oggetto di studio) sotto i 60 anni, senza la gravità riportata per le persone estremamente vulnerabili; persone sotto i 60 anni.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: