Nel primo trimestre dell’anno le dosi ammonteranno a poco più di 30 milioni, 60 milioni in meno di quanto previsto dagli obblighi contrattuali iniziali con Bruxelles. Anche la Bulgaria sospende questo vaccino
Non si placa la bufera su AstraZeneca. La società ha ridotto nuovamente la previsione di forniture di vaccini all’Unione europea nel primo trimestre 2021. Secondo quanto riportato da Reuters, che cita un documento aziendale datato 10 marzo, infatti, le consegne della casa farmaceutica nel primo trimestre dell’anno ammonteranno a poco più di 30 milioni di dosi, 60 milioni in meno di quanto previsto dagli obblighi contrattuali iniziali con Bruxelles e anche 10 in meno di quanto aveva assicurato il Ceo dell’azienda, Pascal Soriot, alla fine di febbraio.
Immediata la reazione da parte delle autorità europee. «Vedo gli sforzi, ma non i ‘migliori sforzi», ha scritto su Twitter il commissario per l’Industria Thierry Breton che ha invitato il consiglio di amministrazione di AstraZeneca di assumersi le proprie responsabilità e fare ciò che serve per adempiere agli impegni presi.
Intanto in Bulgaria il premier Boyko Borissov ha ordinato oggi di sospendere la somministrazione del vaccino anticovid di AstraZeneca, “finché l’Agenzia europea per i medicinali non avrà dissipato con una dichiarazione scritta ogni dubbio sulla sua sicurezza“. «Continuiamo ad attuare il piano di vaccinazione con gli altri due vaccini approvati per l’uso. Ci aspettiamo la consegna di 21.060 dosi di vaccino Pfizer lunedì e 33.600 dosi di Moderna il 19 marzo», ha dichiarato Bogdan Kirilov, direttore esecutivo dell’Agenzia bulgara per i medicinali.
Leggera frenata alla campagna vaccinale anche in Romania dove le autorità hanno deciso, come misura cautelativa, il ritiro delle dosi rimaste del lotto ABV256, per il quale sono stati segnalati problemi anche in Italia ed in altri Stati europei (guarda qui).
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA
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