La chiusura di Pasqua non giova a ristoranti e agriturismi, Coldiretti: “Servono interventi e misure di sostegno per salvare il sistema agroalimentare nazionale”
Da lunedì 15 marzo di nuovo chiusi ristoranti e bar con tutta Italia in zona rossa e arancione. Secondo un’analisi della Coldiretta, le nuove strette sul settore della ristorazione, che culmineranno con le giornate di Pasqua e Pasquetta, comporteranno una perdita stimata di circa 5 miliardi di euro.
Sono, infatti, 7 milioni gli italiani che tradizionalmente trascorrono fuori casa il pranzo di Pasqua per una spesa stimata pari a 400 milioni. Circa un italiano su tre (32%), inoltre, dovrà rivedere i propri programmi nel lungo weekend di Pasquetta: duramente colpiti gli oltre 24 mila agriturismi diffusi lungo la Penisola che proprio in questo periodo, con l’arrivo della primavera, venivano più frequentati.
Insieme a bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi, duramente colpito anche tutto il settore dell’agroalimentare: si calcola che dall’inizio della pandemia ad ora l’invenduto abbia causato una perdita di 11,5 miliardi di euro.
La Coldiretti chiede a gran voce interventi e misure di sostegno per salvare il sistema agroalimentare nazionale che, secondo le stime, vale 538 miliardi per un totale di 3,6 milioni di posti di lavoro nei circa 360 mila tra bar, mense, ristoranti e agriturismi nella Penisola, 70 mila industrie alimentari e 740 mila aziende agricole.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/ALESSANDRO DI MEO