
Ania e Ivass chiedono una riforma dell’Rc e si va verso una stretta antievasione
Il bonus malus potrebbe avere i giorni contati. Benché al momento l’Rc auto non sia considerata una priorità, da diverse angolazioni si ragiona sul modo di superare il meccanismo delle classi di merito e di lavorare in un’ottica di maggior controllo contro l’evasione. Basti pensare infatti che i veicoli non assicurati in circolazione sono circa 2,6 milioni, con un mancato incasso di premi stimato dalle imprese di assicurazione di circa un miliardo di euro.
Il Movimento 5 Stelle ha presentato al Parlamento una proposta per la riforma delle assicurazioni auto e al momento il documento è al vaglio delle Camere, fortemente supportata da Ivass e Ania. «La riforma del bonus-malus, a nostro avviso – ha spiegato il consigliere dell’Ivass Riccardo Cesari – non è più procrastinabile. Oggi si basa su un unico indicatore, il numero di sinistri, ma dobbiamo passare quanto prima ad un sistema multidimensionale che renda effettiva la misurazione del rischio. Oggi è assolutamente priva di capacità informative».
Sul tavolo c’è anche la possibilità di una riforma della Card, ovvero la convenzione a risarcimento diretto: si vorrebbero eliminare i comportamenti opportunistici tra compagnie e riformare il sistema forfait. «Il sistema attuale – ha rimarcato la presidente dell’Ania Bianca Maria Farina – non è più efficace nel distinguere i clienti secondo la propria effettiva rischiosità e non svolge quindi più la propria funzione educativa e premiante dei comportamenti virtuosi».
A partire da quando la legge Bersani del 2007 ha permesso di accedere alla classe di merito dell’automobilista più virtuoso all’interno della stessa famiglia, la quota di assicurati in prima classe di bonus-malus è salita all’84% dal precedente 50%. È più difficile così premiare davvero i meritevoli, e a causa dell’evasione è difficile rimpinguare i fondi per tutelare le vittime di incidenti stradali causati da auto che non hanno l’assicurazione. La proposta parlamentare attualmente sul banco punta a identificare i veicoli non assicurati incrociando le banche dati dell’Ania con quella della Motorizzazione in modo da confrontare i veicoli assicurati con i veicoli immatricolati. Inoltre Ivass e Ania hanno proposto l’utilizzo dei rilevatori a distanza come Telepass, Autovelox, ZTL e Tutor per avere un controllo costante sul territorio.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: