
Il motivo risiede nella decisione unilaterale di Londra di non applicare una parte dei controlli nel traffico merci tra Irlanda del Nord e Gran Bretagna previsti invece dall’accordo
Ritorna la tensione tra l’Europa ed il Regno Unito dopo l’ufficialità della Brexit. L’Ue ha deciso di intraprendere un’azione legale contro Londra per la sua decisione unilaterale di non applicare una parte dei controlli nel traffico merci tra Irlanda del Nord e Gran Bretagna previsti dall’accordo. È quanto riporta la radiotelevisione irlandese Rté News. «La Commissione europea – precisa il giornalista Tony Connelly – pubblicherà i suoi provvedimenti legali con due lettere indirizzate al Governo britannico, a seguito della sua decisione del 3 marzo di estendere unilateralmente il periodo di grazia che permette al Regno Unito di non applicare una parte dei controlli nel traffico merci tra Irlanda del Nord e Gran Bretagna previsti dall’accordo sulla Brexit. Ci sarà una lettera di costituzione in mora, che avvierà una procedura di infrazione a causa di una presunta violazione del diritto dell’Ue, mentre la seconda missiva sarà una lettera politica sulla presunta violazione della buona fede nell’attuazione dell’accordo di recesso sulla Brexit»
Le due comunicazioni dovrebbero dar vita a due procedimenti, uno di fronte alla Corte di giustizia dell’Unione europea e un secondo processo di arbitrato nell’ambito del meccanismo di risoluzione delle controversie nell’ambito dell’accordo sulla Brexit.
Boris Johnson pochi giorni fa si era recato in Nord Irlanda per incontrare la first minister del governo locale e leader degli unionisti del Dup, Arlene Foster. Quest’ultima aveva pubblicamente chiesto al premier Tory di rinnegare e rinegoziare il Protocollo sull’Irlanda del Nord sottoscritto con l’Ue nel quale i 27 hanno preteso la garanzia di una serie di controlli amministrativi e doganali delle merci in transito al confine interno fra Belfast e il resto del Regno Unito per consentire all’Ulster di mantenere, a differenza del resto del Paese, i privilegi del mercato unico e quindi la frontiera aperta con Dublino.
Foster aveva elogiato la recente decisione del governo di Londra di estendere unilateralmente fino a ottobre il “periodo di grazia” sull’applicazione dell’intesa e di continuare fino ad allora di fatto a non eseguire controlli interni su una serie di prodotti, dall’agroalimentare ai pacchi postali. Ma ha aggiunto che questo passo non basta e che è il protocollo in sè ad essere “intollerabile” per l’integrità territoriale britannica.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA
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