
Report dello Stockholm International Peace Research Institute: Italia al decimo posto con -22% nel periodo 2016-2020. Arabia Saudita, Egitto e Qatar i principali acquirenti
Export di armi nel mondo: tra i cinque maggiori esportatori Stati Uniti, Francia e Germania con un incremento fisso negli ultimi cinque anni. Calo notevole di Russia e Cina, mentre l’Italia si posiziona al decimo posto, dietro Israele e Corel del Sud. A renderlo noto i nuovi dati pubblicati sui trasferimenti globali di armamenti da parte dello Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI).
«È troppo presto per dire se il periodo di rapida crescita dei trasferimenti di armi degli ultimi due decenni è terminato» – ha affermato Pieter D. Wezeman, ricercatore senior del programma SIPRI per le armi e le spese militari. – «Ad esempio, l’impatto economico della pandemia di Covid-19 potrebbe vedere alcuni Paesi rivalutare le loro importazioni di armi nei prossimi anni. Tuttavia, allo stesso tempo, anche al culmine della pandemia nel 2020, diversi paesi hanno firmato grandi contratti per armi importanti» – ha aggiunto.
Gli Usa, quindi, rimangono il più grande esportatore di armi, dopo avere aumentato la loro quota globale di esportazioni di armi dal 32 al 37 per cento tra il 2011-15 e il 2016-20. In particolare, hanno fornito armi importanti a 96 Stati negli ultimi cinque anni, molto più di qualsiasi altro fornitore, ampliando il divario con il secondo esportatore al mondo, la Russia. Quasi la metà (47%) dei trasferimenti di armi statunitensi è finita in Medio Oriente. La sola Arabia Saudita rappresenta il 24% delle esportazioni totali di armi statunitensi.
La Francia ha aumentato le sue esportazioni di armi importanti del 44% e ha rappresentato l’8,2% delle esportazioni mondiali di armi nel 2016-20. India, Egitto e Qatar i destinatari del 59% delle esportazioni di armi francesi. La Germania, invece, ha registrato un +21% tra il 2011-15 e il 2016-20 e ha rappresentato il 5,5% del totale a livello globale. I principali mercati per le esportazioni di armi tedesche sono stati la Corea del Sud, l’Algeria e l’Egitto.
Scendono le esportazioni di Russia e Cina. L’export russo, che rappresentava il 20% di tutte le esportazioni di armi importanti nel 2016-20, è diminuito del 22%, toccando all’incirca allo stesso livello del 2006-2010. Il 90% di questa diminuzione è stata attribuita a un calo del 53% nelle esportazioni di armi in India. «La Russia ha sostanzialmente aumentato i suoi trasferimenti di armi in Cina, Algeria ed Egitto tra il 2011-15 e il 2016-20, ma ciò non ha compensato il forte calo delle sue esportazioni di armi in India» – ha affermato Alexandra Kuimova, ricercatrice del SIPRI Arms and Military Expenditure Program. – «Sebbene la Russia abbia recentemente firmato nuovi accordi sulle armi di grandi dimensioni con diversi Stati e le sue esportazioni probabilmente aumenteranno di nuovo gradualmente nei prossimi anni, deve far fronte alla forte concorrenza degli Stati Uniti nella maggior parte delle regioni».
Le esportazioni della Cina, quinto esportatore mondiale di armi nel 2016-20, sono invece diminuite del 7,8% tra il 2011-15 e il 2016-20. Le esportazioni di armi cinesi hanno rappresentato il 5,2% dell’export totale di armi negli ultimi cinque anni. Pakistan, Bangladesh e Algeria sono stati i maggiori destinatari delle armi di Pechino. A causare il calo probabilmente la guerra commerciale con gli Usa che ha costretto molti paesi a optare per Washington.
L’Italia, decimo esportatore al mondo, ha perso il 22% della quota sul mercato rispetto al 2011-2015, dal 2,8% al 2,2% secondo i dati del Sipri. Le importazioni in Medio Oriente sono aumentate del 25% nello stesso periodo, trainate principalmente da Arabia Saudita (+61%), Egitto (+136%) e Qatar (+361%).
In merito alle importazioni, il maggior acquirente è il Medio Oriente. L’Arabia Saudita ha aumentato le sue importazioni del 61% e il Qatar del 361%. Le importazioni di armi da parte degli Emirati Arabi Uniti (EAU), invece, sono diminuite del 37%. L’import d’armi dell’Egitto è aumentato del 136% mentre quello della Turchia, impegnata nel frattempo nella produzione interna, è sceso del 59%. Calano del 33%, invece, le importazioni di armi dall’India.
Asia e Oceania rimangono comunque i principali continenti importatori di armi, con il 42% del totale. India, Australia, Cina, Corea del Sud e Pakistan i principali paesi. In crescita anche le importazioni del Giappone, aumentate del 124% tra il 2011-15 e il 2016-20. «Per molti stati dell’Asia e dell’Oceania, la crescente percezione della Cina come una minaccia è il principale motore delle importazioni di armi» – ha affermato Siemon T. Wezeman, ricercatore senior presso SIPRI. – «Sono previste importazioni più consistenti. E diversi Stati della regione mirano a produrre in proprio i principali armamenti».
di: Alessia MALCAUS
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