Cresce dello 0,6% su base annua. Il carrello della spesa frena a +0,2%
A febbraio i prezzi al consumo si confermano in crescita per il secondo mese consecutivo. L’indice nazionale dei prezzi al consumo, secondo quanto stimato dall’Istat, registra un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,6% su base annua (da +0,4% di gennaio).
La lieve accelerazione dell’inflazione si deve prevalentemente all’ulteriore attenuarsi della flessione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da -6,3% di gennaio a -3,6%) e all’inversione di tendenza dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da -0,1% a +1,0%). Frena invece il carrello della spesa: i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano lievemente (da +0,4% a +0,2%). Quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto invertono la tendenza (da -0,1% a +0,1%)
L’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi e quella al netto dei soli beni energetici salgono entrambe a +0,9%, da +0,8% del mese precedente.
L’inflazione acquisita per il 2021 è pari a +0,7% per l’indice generale e a +0,3% per la componente di fondo. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) registra una diminuzione dello 0,2% su base mensile, a causa del protrarsi dei saldi invernali di cui il Nic non tiene conto, e un aumento dell’1,0% su base annua (da +0,7% nel mese precedente), confermando la stima preliminare. La crescita tendenziale più marcata dell’Ipca rispetto a quella del Nic si deve ai prezzi di Abbigliamento e calzature che su base annua aumentano del 5,8% (da +5,2% di gennaio).
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,5% su base annua.
di: Maria Lucia PANUCCI
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