
Pesa la domanda debole da Cina e USA
La bilancia commerciale del Giappone torna in positivo a febbraio. Secondo il Ministero delle Finanze il dato ha registrato un avanzo di 217,4 miliardi di yen mentre a gennaio il deficit era di circa 323,9 miliardi di yen e a febbraio 2020 c’era stato un disavanzo di 1.113 miliardi. Le attese del mercato indicavano però un avanzo più ampio di 420 miliardi di yen.
In termini di volumi l’export segnala un calo tendenziale del 4,5% a 6.038 miliardi di yen, peggio delle attese (-0,8%), mentre le importazioni hanno registrato un aumento dell’11,8% a 5.820 miliardi di yen, appena inferiore al consensus (+11,9%).
Pesa la debole domanda da Cina e Usa. Le esportazioni verso Pechino sono infatti aumentate solo del 3,4%, trainate da apparecchiature per la produzione di chip, metalli non ferrosi e plastica, rallentando bruscamente da un aumento del 37,5% nel mese precedente, in parte a causa delle vacanze per il capodanno cinese. L’export verso gli Stati Uniti è stato invece in calo del 14%, il quarto mese consecutivo in diminuzione.
di: Maria Lucia PANUCCI
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