I servizi sanitari sono destinati a cambiare per affrontare le nuove sfide post-pandemia
L’ultimo anno è stato fondamentale nella spinta al digitale, anche nel settore sanitario: la telemedicina è diventata una realtà e ha portato a ripensare gli attuali modelli di assistenza, dalle visite mediche in formato video agli strumenti di Internet of Medical Things IoMT. Questi ultimi permettono di raccogliere dati sanitari strategici in tempo reale e consentire un’erogazione proattiva e a distanza dei servizi di assistenza, cosa che si è rivelata fondamentale durante la pandemia.
Uno dei nodi fondamentali è comprendere e coordinare l’intera organizzazione sanitaria in modo da ottenere un impatto positivo sul livello di assistenza ma anche affrontare i problemi di sicurezza delle informazioni rispettando le normative che regolano il settore medico.
L’automazione del settore sanitario permette di replicare le interazioni assistenziali riducendo l’utilizzo delle risorse e migliorando le interazioni reali tra paziente ed equipe medica. Potrebbero diventare la norma le visite virtuali, il triage infermieristico e il monitoraggio dei pazienti tramite strumenti nuovi come Avaya Spaces, in grado di rilevare il parlato e separarlo dai rumori di sottofondo. Inoltre è in grado di fornire analisi delle parole chiave, strumenti di gestione della qualità, documentazione clinica e altre funzionalità di questo tipo.
Grazie ai nuovi sistemi intelligenti sarà possibile investire su un ecosistema sanitario più organizzato in grado di garantire l’interoperabilità con le soluzioni Communications Platform-as-a-Service che consentiranno alle organizzazioni sanitarie di conformarsi rapidamente impostando notifiche automatizzate, proattive e conformi agli standard sanitari.
La multiesperienza sarà il nuovo mantra e l’inizio della fine dei vecchi portali medici tradizionali.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI
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