Bonomi a Porta a Porta: “l’obiettivo è l’immunità di gregge entro ottobre. I ristori non bastano, bisogna dare una direzione e un futuro al Paese”
Anche Confindustria scende in campo per accelerare le vaccinazioni. L’associazione ha fatto sapere di aver raccolto la disponibilità di 6.000 imprese per la campagna vaccini. A renderlo noto è stato il presidente, Carlo Bonomi, che, in una intervista andata in onda ieri sera a Porta a Porta, ha detto: «Abbiamo messo a disposizione del Commissario all’emergenza la struttura e la logistica del sistema produttivo italiano. Circa 6.000 imprese ad oggi hanno dato la disponibilità su base volontaria. Venerdì chiuderemo la raccolta delle disponibilità e poi con il commissario condivideremo i siti scelti per la vaccinazione di comunità. Abbiamo scelto infatti di dare la disponibilità non solo per i dipendenti ma anche per la comunità, a partire dalle famiglie dei dipendenti».
Una volta scelto il numero di imprese in cui somministrare i vaccini, Bonomi crede che veramente entro ottobre si possa raggiungere l’immunità di gregge, quindi l’80% della popolazione.
Critico invece sulle riforme annunciate finora: «Ogni volta che sento parlare di semplificazione in Italia mi vengono i brividi, perché stratifichiamo ancora impegni per le imprese – ha detto il leader degli industriali. – Siamo ancora in attesa dei decreti attuativi. Bisogna accelerare sulla riforma della Pubblica amministrazione per fare in modo che si abbia una spinta forte perché sappiamo che le infrastrutture sono un driver molto forte della ripesa economica e poi sono un patrimonio per il Paese».
Secondo Bonomi poi i ristori non bastano. «La cosa più difficile ora come presidente di Confindustria è ascoltare le persone, gli imprenditori, le storie delle famiglie che stanno chiudendo negozi di terza generazione con 100 anni di storia. Non bastano i ristori. Possono aiutare, certo, ma dobbiamo dare una direzione e un futuro a questo Paese», ha concluso.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/ROBERTO MONALDO
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