
Servono maggiori risorse anche per turismo, cultura e trasporti. Attesa la riforma della riscossione
Le risorse dedicate ai ristori non bastano, occorre rafforzare gli stanziamenti per imprese e partite Iva a fronte delle perdite di fatturato medio mensile registrate nel 2020 rispetto al 2019. Ad affermarlo è la Confcommercio il giorno dopo l’arrivo del dl Sostegno (leggi qui). I fondi stanziati per tali interventi sarebbero, infatti, circa 11 miliardi sui 32 complessivi, a fronte di una platea di possibili beneficiari di 3 milioni di soggetti, tenendo conto dei limiti di accesso agli indennizzi.
«Servono, dunque, ristori più adeguati» – sottolinea Confcommercio – «in termini di risorse, più inclusivi in termini di parametri d’accesso, più tempestivi in termini di meccanismi operativi».
Stesse considerazioni vengono fatte per le misure dedicate a turismo, montagna e cultura. Inoltre, secondo Confcommercio, gli interventi per i trasporti non dovrebbero riguardare il solo trasporto pubblico locale, fornendo invece un sostegno efficace all’intero sistema dell’accessibilità. Molto urgenti anche gli interventi in materia di moratorie creditizie e di sostegno della liquidità delle imprese.
Confcommercio si dice poi soddisfatta delle proroghe della Cassa Covid, sempre con la necessità di assicurare la copertura anche per tutti i periodi antecedenti al 1 aprile. Bene anche le deroghe per i contratti a termine sino alla fine dell’anno, nonché l’ulteriore finanziamento del fondo per il parziale esonero contributivo di lavoratori autonomi e professionisti istituito in Legge di Bilanci.
Per quanto riguarda le cartelle esattoriali, Confcommercio chiede la cancellazione di quelle dal 2000 al 2010 fino a 5000 euro per i soggetti con reddito 2019 fino a 30000 euro. «Si resta – conclude – «in attesa della riforma della riscossione».
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/CLAUDIO ONORATI
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