
L’ordine professionale e il sindacato sottolineano la loro disponibilità ad integrare nel piano vaccinale la partecipazione dei 70 mila farmacisti in oltre 19 mila farmacie
La campagna vaccinale italiana si espande: come previsto dal dl Sostegni, si aggiungeranno infermieri, odontoiatri, pediatri e, in via sperimentale, anche i farmacisti, previa formazione specifica.
Gli aspetti relativi ai requisiti minimi strutturali del locali e le misure di sicurezza verranno disciplinati tramite specifici accordi con i sindacati di categoria, sentito l’ordine professionale. I farmacisti dovranno, inoltre, trasmettere puntualmente e con modalità telematiche sicure i dati relativi alle vaccinazioni. I sindacati, con Federfarma in testa, e l’ordine professionale si dicono pronti a partire con 70 mila farmacisti in oltre 19 mila farmacie pubbliche e private.
«È doveroso farlo» – spiega Andrea Mandelli, presidente della Federazione Ordini Farmacisti Italiani (Fofi) – «perché dobbiamo vaccinare il più possibile, più rapidamente possibile. Sarà ovviamente su base volontaria, ma ci aspettiamo un’alta adesione. Noi ci siamo» – prosegue – «questa svolta è anche un omaggio allo sforzo fatto dalla categoria in questo anno terribile, basti pensare all’impegno con cui abbiamo contribuito al fondamentale presidio dei tamponi. Già in tanti Paesi i farmacisti vaccinano: Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Portogallo, Irlanda. Quando ci si chiede un contributo siamo sempre pronti ad aderire. È in gioco la salute del Paese, dal vaccino dipende la vita delle persone ma anche la ripresa economica». In merito alla formazione specifica richiesta commenta: «non ci saranno particolari problemi, noi siamo sottoposti a un aggiornamento professionale continuo, rientrerà in quell’ambito».
«Accogliamo con soddisfazione» – sottolinea Marco Cossolo, presidente di Federfarma – la decisione del Governo di prevedere nel dlSostegni il coinvolgimento delle farmacie nella somministrazione della campagna del vaccino. Siamo pronti a definire un protocollo di carattere operativo per un’efficace campagna di vaccinazione in farmacia, forti anche della nostra esperienza positiva riportata con i test antigenici. In questo modo la rete delle oltre 19 mila farmacie italiane potrà dare il proprio contributo al raggiungimento dell’obbiettivo di vaccinare il maggiore numero di persone possibili e nel minor tempo possibile».
Fofi e Federfarma rivendicano, inoltre, il ruolo dei farmacisti nel corso della pandemia che hanno risposto efficacemente in modo continuativo ai bisogni della popolazione e alle esigenze del Servizio sanitario nazionale, garantendo assistenza farmaceutica e nuovi servizi e prestazioni necessari, come l’effettuazione dei tamponi rapidi. Per dare il giusto riconoscimento al lavoro svolto, reputano necessario ora concludere velocemente le trattative per il rinnovo del contratto così da permettere a farmacisti e farmacie di affrontare questo nuovo e importantissimo compito.
Si resta in attesa, quindi, del protocollo operativo, che potrebbe vedere la luce a giorni, come annunciato anche dal ministro Speranza. È l’occasione per i farmacisti di dare il proprio contributo alla lotta contro il Covid-19 moltiplicando i punti di vaccinazione per rendere facilmente accessibile al cittadino questo importante servizio.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/ ANDREA FASANI
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