
I finanziamenti sostenibili sono destinati all’acquisto o alla ristrutturazione di immobili ad alta efficienza energetica
Negli ultimi nove mesi quasi 3 italiani su 10 hanno fatto richiesta di un finanziamento sostenibile per l’acquisto di una casa. Questo quanto emerge da una recente indagine di Facile.it e Mutui.it. La percentuale, su un campione di oltre 75 mila richieste di finanziamento raccolte dai due portali tra maggio 2020 e febbraio 2021, può sembrare bassa. Bisogna tuttavia considerare che i mutui green sono principalmente destinati all’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica (classi energetiche A o B). Stando alle ultime statistiche Enea, in Italia solo il 10% delle unità abitative rientra in questa categoria.
Secondo i dati raccolta da Facile.it e Mutui.it, le richieste hanno riguardato, in media, una cifra di 174.151 euro, il 32% in più rispetto all’importo medio normalmente richiesto agli istituti di credito per l’acquisto di una casa. Su base territoriale, la Regione con la percentuale maggiore di domande di mutui green sul totale richieste è il Trentino-Alto Adige, seguita dal Veneto e dalla Valle d’Aosta.
I mutui green, come da definizione della Commissione UE e della European Mortgage Federation, sono prodotti destinati a finanziare l’acquisto o la costruzione di abitazioni che abbiano elevate prestazioni energetiche (classe A o B) o a sostenere interventi di riqualificazione che consentano un miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni energetiche dell’edificio.
In Italia, i principali istituti di credito propongono questo tipo di finanziamento offrendo ai richiedenti una serie di benefici variabili. Tra questi sconti sul tasso di interesse, normalmente pari allo 0,10%, prodotti assicurativi gratuiti o servizi consulenza ambientale per migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione. Nel nostro Paese, i mutui verdi possono essere richiesti anche per l’acquisto di abitazioni non efficienti dal punto di vista energetico: in questo caso lo sconto sul tasso di interesse non viene concesso all’atto di acquisto della casa, ma solo nel momento in cui l’immobile, a seguito di un intervento di riqualificazione, riesce a salire in classe A o B.
Per richiederlo è necessario allegare alla richiesta di finanziamento l’attestato di prestazione energetica (APE) che certifichi la classe A o B dell’immobile. Nel caso di un mutuo green per ristrutturazione, è necessario dimostrare che l’intervento sull’abitazione consenta di ottenere un miglioramento delle prestazioni energetiche di almeno il 30%. In questo caso alcuni istituti, prima di riconoscere le agevolazioni previste dal mutuo green, potrebbero attendere la fine dei lavori.
di: Alessia MALCAUS
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