
L’allarme Usa: “AstraZeneca potrebbe avere fornito dati obsoleti”. La Merkel minaccia: “l’azienda rispetti le consegne o stop alle esportazioni”
«Questo primo trimestre di campagna vaccinale non è stato facile e mentre Pfizer e Moderna stanno rispettando gli impegni, salvo pochi problemi di breve durata settimanale, il vero ritardo si è verificato con AstraZeneca, un contratto col quale abbiamo forti problemi dal momento che la casa farmaceutica non ha rispettato neanche un quarto delle consegne previste dall’accordo con l’Ue». La nuova accusa arriva da Sandra Gallina, direttrice generale della direzione Salute della Commissione europea, nel corso di un’audizione in commissione Bilancio del Parlamento europeo. «Useremo tutti gli strumenti a disposizione per avere le dosi», ha aggiunto la funzionaria.
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha dichiarato di sostenere la minaccia della Commissione europea di bloccare le esportazioni del vaccino AstraZeneca se l’Ue non ricevesse le consegne programmate. «Abbiamo un problema ben noto con AstraZeneca», ha osservato in conferenza stampa a Berlino.
Ed i guai non finiti per l’azienda svedese. L’Istituto nazionale statunitense per le allergie e le malattie contagiose mette in dubbio la sperimentazione effettuata su larga scala negli Stati Uniti, in Cile e in Perù del suo vaccino. Secondo il National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) la casa farmaceutica potrebbe aver fornito dati incompleti. Il test clinico aveva rilevato un 79% di efficacia nella prevenzione della malattia sintomatica (leggi qui).
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/DAN HIMBRECHTS AUSTRALIA AND NEW ZEALAND OUT
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