Continua la stretta ai confini attuata dal governo inglese, capitanato da Boris Johnson: nessuno potrà più uscire dal Paese privo di essenziali e giustificate motivazioni
Regno Unito, il divieto di viaggiare all’estero se non per ragioni essenziali e giustificate diventa legge. Nel pieno del terzo lockdown che coinvolge il Paese, la misura è stata inserita nel testo legislativo di proroga dei poteri d’emergenza legati alla pandemia sottoposto ieri al Parlamento dal governo di Boris Johnson.
Secondo la norma, chiunque cerchi di lasciare il Paese verso una qualsiasi destinazione estera, senza un giustificato motivo, può incorrere in una multa fino a cinque mila sterline. Il divieto si inserisce nella più generale stretta ai confini introdotta dal governo per cercare di limitare il rischio d’importazione o di re-importazione delle più temute varianti del coronavirus. Arriva, infatti, subito dopo aver riportato al minimo il numero di decessi e di ricoveri dilagati nei mesi scorsi a causa dell’ultima ondata dell’infezione alimentata dalla cosiddetta variante inglese. La stretta prevede anche misure di quarantena cautelare obbligatoria in hotel sorvegliati per chiunque rientri in UK da una trentina di Paesi considerati più a rischio.
Già in diverse occasioni, il premier Boris Johnson e i ministri dell’Interno e della Sanità, Priti Patel e Matt Hanckock, avevano definito illegali i viaggi non giustificati da esigenze gravi da e per il Regno sin dall’inizio del terzo lockdown.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/AP Photo/Alberto Pezzali
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