
Ma per non creare troppi problemi alla concorrenza il nuovo player globale dovrà cedere store in Italia (174), in Belgio (35) e nei Paesi Bassi (142)
La Commissione europea ha autorizzato l’acquisizione di GrandVision da parte di EssilorLuxottica, dopo una lunga e approfondita analisi, in parte rallentata dagli effetti della pandemia. Un’operazione che era stata valutata 7,2 miliardi e che di fatto darà il dominio pressoché assoluto in Europa al gruppo italo-francese, quotato a Parigi e già leader mondiale del settore occhialeria.
Ma c’è una condizione legato, in particolare, alla presenza e al ruolo dominante del nascente gruppo in tre mercati: Belgio, Italia e Paesi Bassi. «In tutti questi paesi l’entità risultante dalla fusione avrebbe la capacità e l’incentivo a sfruttare la sua importante posizione nella fornitura all’ingrosso di montature per rendere più difficile per i rivenditori concorrenti l’accesso agli occhiali prodotti e distribuiti dall’entità risultante dalla fusione, ad esempio riducendo la scelta o aumentando prezzi applicati ai rivenditori per i telai. Ciò indebolirebbe la concorrenza su questi mercati e, in ultima analisi, porterebbe a prezzi più elevati o una minore scelta per i consumatori – si legge in una nota. – Nello specifico, poi, per il mercato italiano, il colosso che nascerà dall’integrazione tra Essilux e GrandVision, l’operazione riunirebbe inoltre i due maggiori dettaglianti operanti nel mercato tramite catene, creando così il più grande player nel mercato della vendita al dettaglio di ottica, quasi tre volte più grande del secondo player. Ciò indebolirebbe notevolmente la concorrenza nel mercato italiano, danneggiando in ultima analisi i consumatori».
Per questo in Italia, il gruppo dovrà cedere 174 punti vendita che comprende l’intera catena VistaSì di EssilorLuxottica congiuntamente a 72 punti vendita a insegna GrandVision by. Il brand VistaSì sarà oggetto di cessione e i punti vendita GrandVision by saranno oggetto di rebranding.
In Beglio la catena controllata GrandOptical (35 punti vendita) sarà ceduta senza il marchio: l’acquirente avrà una licenza durante il rebranding di questi negozi in base al nome scelto. Infine, nei Paesi Bassi verranno venduti 142 store della catena EyeWish, insieme al marchio. L’entità risultante dalla fusione manterrà alcuni negozi di questa catena e dovrà rinominare con un nuovo nome.
Ora, la finalizzazione dell’operazione dipende dall’approvazione delle autorità antitrust in Cile e Turchia e rimane soggetta all’esito dei procedimenti giudiziali pendenti.
Il titolo Essilux ha beneficiato della notizia arrivata dall’Europa: il titolo ha guadagnato l’1,77% toccando i 131,95 euro per azione, per una capitalizzazione di 57,82 miliardi.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
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