
Saranno valutati i criteri di “reciprocità” e “proporzionalità”
L’Ue adotta una nuova stretta sull’export di vaccini. Ora per concedere il via libera agli immunizzanti saranno valutati anche i criteri di “reciprocità” e “proporzionalità”, ovvero se la strada degli scambi di sieri col Paese destinatario corra a doppio senso, e a che punto sia questi con la campagna di immunizzazione. Non otterranno il via libera richieste di aziende farmaceutiche che non onorano i contratti con i 27. E saranno cancellate le esenzioni ai controlli per i Paesi a basso e medio reddito dell’iniziativa Covax, o per quelli del vicinato, in tutto oltre 120. Un accorgimento, quest’ultimo, per avere maggiore chiarezza sulla meta finale di tutti gli shot in partenza dall’Unione.
«Non c’è nessun divieto dell’export», ha puntualizzato il vicepresidente comunitario Maros Sefcovic, ma di certo si tratta di un giro di vite che lascia molto più margine di manovra all’Ue, per fare in modo che le Big Pharma righino dritto nel secondo trimestre, scongiurando un’emorragia di trasferimenti all’estero dietro la promessa di ritardi che verranno poi recuperati nei mesi successivi. L’obiettivo è ovviamente ritrovare un giusto equilibrio, evitando che ci siano Paesi dove la campagna vaccinale è molto più avanti rispetto ad altri.
L’iniziativa della Commissione Ue, che segue una procedura d’emergenza, entrerà in vigore subito dopo l’adozione e la sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea. In caso di dissensi, gli Stati membri potranno smontarla a maggioranza qualificata, a posteriori.
Certo, questa decisione crea diversi dissapori con il Regno Unito. A Londra il premier Boris Johnson nel corso di un briefing a Downing Street, secondo quanto riportato da Reuters, avrebbe dichiarato: «In questo Paese non crediamo nel blocco di alcun tipo di vaccino o materiale vaccinale, non è qualcosa in cui questo Paese si sognerebbe di impegnarsi e sono incoraggiato da alcune delle cose che ho sentito dal Continente nello stesso senso».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/OLIVIER HOSLET
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