
In Usa 200 milioni di dosi nei primi 100 giorni di Biden alla Casa Bianca. La Svezia riprende con AstraZeneca ma solo per gli over 65. In Italia il Lazio vira verso l’arancione, la Lombardia dovrebbe restare rossa. In bilico tra i due il Veneto. La Valle d’Aosta pronta ad anticipare nuove misure restrittive
E’ scontro tra i Paesi europei in merito alla ridistribuzione delle dosi di vaccini. Le posizioni dei Governi sono ancora lontane e servirà più tempo per decidere quale metodo adottare. Difficilmente si troverà una soluzione al vertice Ue attualmente in corso in videoconferenza, a cui parteciperà in serata anche il presidente Usa Joe Biden.
Proprio il numero uno della Casa Bianca si appresta ad annunciare il nuovo obiettivo di 200 milioni di dosi di vaccini anti-Covid somministrate negli Usa nei primi 100 giorni del suo mandato.
Intanto Bruxelles ha ricevuto impegni alla consegna di 360 milioni di vaccini dalle case farmaceutiche nel secondo trimestre. In particolare Pfizer-BioNtec si è impegnata per 200 milioni di sieri, compensando i tagli annunciati di AstraZeneca che da 180 milioni ha ridotto a 70. Moderna consegnerà 35 milioni di dosi e Johnson&Johnson 55 milioni.
La Svezia ha deciso di riprendere le vaccinazioni con il siero AstraZeneca, ma solo per gli over 65. Resta invece sospeso per i cittadini più giovani. Continuano infatti le ricerche sui potenziali legami tra somministrazioni e casi, sia pure rari, di trombosi.
In Italia c’è attesa per il consueto cambio di colore settimanale. Al Lazio sarà probabilmente assegnata la fascia arancione, stessa classificazione per la Toscana, mentre la Lombardia quasi sicuramente resterà in quella rossa. In bilico il Veneto, da rosso ad arancione. E’ quanto potrebbe emergere dal monitoraggio della cabina di regia sulla base dei dati del report dell’Isitutto Superiore di Sanità che sarà ufficializzato domani. La Valle d’Aosta punta invece ad anticipare le misure restrittive, forse addirittura la zona rossa già da sabato 27 marzo. E’ l’ipotesi a cui sta lavorando il governo regionale in queste ore dopo l’aggravamento del contagio da Covid-19, soprattutto in alcuni comuni (Ayas, Donnas e Courmayeur). In particolare sono al vaglio misure per limitare gli spostamenti e gli assembramenti sul territorio nel fine settimana. Negli ultimi 7 giorni i nuovi casi positivi nella Regione alpina sono stati 291 su 100.000 abitanti e l’indice Rt puntuale è balzato a 1.75.
di: Maria Lucia PANUCCI
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