Sono i calcoli di Tuttoscuola: 5,3 milioni di alunni sugli 8,5 milioni complessivi
Il problema del ritorno alla didattica in presenza è stato tra i più divisivi e contrastati nel Governo Conte ed è un tema dibattuto anche adesso con il Governo Draghi. Dopo l’annuncio di ieri, con cui il premier ha reso noto che dopo le festività di Pasqua gli studenti fino alla prima media torneranno a scuola anche in zona rossa (lo abbiamo visto qui), Tuttoscuola ha avviato un’analisi del numero degli alunni italiani interessati dalle riaperture.
Sul totale di 8,5 milioni di studenti, tornerà sui banchi il 62,3%, ovvero 5,3 milioni. Al contrario, 3,2 milioni, corrispondenti al 37,6% del totale, rimarranno in didattica a distanza, con la consueta alternanza del 50% per gli studenti delle superiori. Si tratta, a voler fare una classificazione su scala ridotta, di 6 alunni su 10 che potranno tornare sui banchi nella propria classe.
Di questi, 3,1 milioni frequentano scuole dell’infanzia, scuole primarie oppure il primo anno di scuole medie. Nello specifico, dovrebbe trattarsi di 5.296.519 alunni di scuole statali e paritarie che potranno seguire in presenza su un totale di 8 milioni e 506 mila.
Tra le Regioni che sono più interessate dalla svolta sulle riaperture c’è la Lombardia, seguita dal Lazio e dalla Campania. Nel Lazio in particolare la scuola riprenderà già questo martedì 30 marzo con il ritorno in zona arancione (leggi i nuovi colori qui). La ripartenza sarà significativa anche in Veneto e in Toscana, tra le Regioni più penalizzate dal punto di vista scolastico con la Dad.
Nelle Isole gli studenti potranno tornare per la quasi totalità in presenza.
Da dopo Pasqua, perciò, seguiranno le attività didattiche a scuola 1.393.010 bambini delle scuole dell’infanzia (il 100%), 2.605.865 alunni della primaria (il 100%), 906.011 alunni della scuola secondaria di I grado (il 52,9%) e parzialmente in alternanza al 50% 407.304 studenti delle superiori (il 14,6%).
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/CIRO FUSCO
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