Secondo Coldiretti gli italiani si stanno preparando a passare le festività chiusi in casa. I prodotti Made in Italy vanno a ruba tra gli scaffali
Presi d’assalto supermercati, negozi e mercati degli agricoltori: per il fine settimana di Pasqua si stima un aumento della spesa alimentare di circa il 20% in tutto il Paese. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti. Con le misure restrittive anti contagio previste per le festività e i ristoranti chiusi, infatti, gli italiani si preparano a cucinare a casa.
Tra i prodotti più richiesti ci sono frutta e verdura ma anche pasta, riso, farina, zucchero, salumi, formaggi e vino. Ma le vere protagoniste nel carrello degli italiani sono le uova: Coldiretti stima la vendita di 400 milioni di uova che verranno utilizzate per abbellire le tavole e preparare dolci e pasta fatta in casa. Secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, quest’anno il 31% delle famiglie si dedicherà alla preparazione di dolci tipici della Pasqua nel rispetto delle tradizioni locali.
A giustificare l’aumento della spesa familiare per le feste è il divieto di servizio al tavolo e al bancone fino al 30 aprile per tutti i locali, restrizione che interesserà 360 mila bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi in tutta Italia. Secondo la Coldiretti, questo stop forzato causerà perdite per circa 7 miliardi. «Una decisione pesante» – sottolinea – «dopo il lockdown di Pasqua che rappresenta un momento importante per ristoranti e per i 24 mila agriturismi presenti in Italia particolarmente apprezzati dalle famiglie nei weekend di primavera. A essere colpito» – prosegue – «è in realtà l’intero settore della ristorazione con un effetto a valanga che ha travolto interi settori dell’agroalimentare Made in Italy con vino e cibi invenduti. L’aumento della spesa alimentare delle famiglie infatti non compensa la pesante perdita subita dalle aperture a singhiozzo della ristorazione e dal crollo del turismo che hanno causato nel solo 2020» – conclude Coldiretti – «una perdita complessiva di fatturato di 11,5 miliardi per le mancate vendite di cibo e bevande».
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/GIORGIO BENVENUTI
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