
L’amministrazione Biden insieme ad alcune aziende private statunitensi sta lavorando ad alcune delle problematiche principali del certificato: privacy, sicurezza e discriminazione
Dopo l’Europa, anche gli Stati Uniti lavorano ad un passaporto vaccinale (leggi qui). L’iniziativa, secondo quanto riporta il Washington Post, è portata avanti dall’amministrazione Biden e da alcune aziende private. Il passaporto sarà disponibile sia in formato cartaceo che digitale e potrà essere richiesto per viaggiare, partecipare ad eventi o entrare in un luogo pubblico. In alternativa, potrebbe diventare obbligatorio presentare un test negativo al posto del certificato.
Come per quelli europei, anche per i funzionari statunitensi le preoccupazioni maggiori arrivano dal fronte della salvaguardia della privacy e della necessità di non creare forme di discriminazioni legate al passaporto sanitario. Un altro nodo attualmente in fase di studio è quello della sicurezza: si stanno vagliando le soluzioni migliori per evitare che le banche dati vengano hackerate o che i pass vengano contraffatti.
Stando a quanto riportato dal quotidiano statunitense, la Casa Bianca ha sottolineato l’importanza di un’attento lavoro sul pass: «un approccio caotico e inefficace alle credenziali del vaccino potrebbe ostacolare la nostra risposta alla pandemia riducendo le misure di sicurezza sanitaria, rallentando la ripresa economica e minando la fiducia e la fiducia del pubblico».
di: Alessia MALCAUS
FOTO: EPA/Al Drago / POOL
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