Il terzo produttore di smartphone al mondo debutta in un mercato altamente competitivo. Sarà creata una filiale apposta con a capo l’amministratore delegato della società Lei Jun
Dagli smartphone alle auto elettriche. La società cinese Xiaomi creerà a questo scopo una filiale interamente di sua proprietà con un investimento iniziale di circa 1,5 miliardi di dollari, per un totale di 10 miliardi in 10 anni, con l’amministratore delegato della società Lei Jun a capo della nuova impresa. «La decisione è stata presa dopo numerosi giri di deliberazione tra tutti i nostri partner, e questo sarà l’ultimo grande progetto imprenditoriale della mia vita», ha detto in una dichiarazione.
L’azienda tecnologica cinese, che è il terzo produttore di smartphone al mondo, entra così nel business delle auto elettriche, un mercato un po’ rischioso vista la competitività che c’è in Cina. dove già si contano centinaia di aziende che lottano per emergere. Ed anche quelle tecnologiche stanno entrando in questo mondo. Il gigante della ricerca cinese Baidu ha lanciato una società autonoma di auto elettriche a gennaio e il mese scorso ha assunto un amministratore delegato per quel business. Insomma il settore fa gola a molti e basta guardare i numeri per capirlo: la società di ricerca Canalys prevede che 1,9 milioni di veicoli elettrici saranno venduti in Cina nel 2021, rappresentando una crescita anno su anno del 51%.
Insomma sarà una bella scommessa per Xiaomi che per lanciarsi in questo business deve avere delle carte forti da giocarsi. Al momento però poco trapela al riguardo. L’azienda infatti non ha dato alcuna indicazione se produrrà modelli economici o se si rivolgerà alla fascia alta del mercato. «Xiaomi spera di offrire veicoli elettrici intelligenti di qualità per permettere a tutti nel mondo di godere di una vita intelligente sempre e ovunque», ha solo detto la società in un comunicato. Il suo partner industriale, che al momento non è stato dichiarato ufficialmente, dovrebbe essere Great Wall, un colosso dell’automotive cinese.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/BRTTA PEDERSEN
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