
-0,3% il ribasso nelle località di mare, in aumento del +0,5% le quotazioni di quelle di montagna, mentre per il lago l’incremento è del +0,3%
Sono rimasti pressoché invariati i prezzi degli immobili turistici, nonostante ci sia stato un calo importante di flusso a causa della pandemia. Abbassare i costi delle case di vacanza poteva forse essere un modo per movimentare uno dei settori più colpiti dalla pandemia. Ma questo, a conti fatti, non è avvenuto, anzi in alcuni casi i costi sono anche aumentati, seppur lievemente, guardando magari al futuro, a quando si tornerà alla normalità.
In particolare secondo le analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa nella seconda parte del 2020 i prezzi hanno evidenziato variazioni contenute: -0,3% il ribasso nelle località di mare, in aumento del +0,5% le quotazioni di quelle di montagna, mentre per il lago l’incremento è del +0,3%.
Nello specifico, per quanto riguarda il mare, le performance migliori per la seconda parte dell’anno spettano alle Marche (+2,1%), all’Emilia Romagna (+0,5%) e all’Abruzzo (+0,5%). Per le zone di lago invece il traino è il lago di Garda che mette a segno un aumento dei valori dello 0,9%. Infine in montagna aumentano i valori immobiliari in Abruzzo (+5,9%) e Veneto (+1,4%).
di: Maria Lucia PANUCCI
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