Il primo farmaco interamente italiano. Lo studio coinvolgerà 80 volontari dai 18 ai 60 anni di età
È iniziata a Napoli la sperimentazione del vaccino completamente italiano ideato da Takis, che è stato somministrato al primo volontario all’istituto tumori Pascale. Il farmaco è il risultato della collaborazione tra l’ospedale San Gerardo di Monza, lo Spallanzani di Roma e il Pascale di Napoli, appunto.
Il vaccino verrà sperimentato su 80 volontari sani di età compresa tra 18 e 60 anni, divisi in quattro gruppi con dosi diverse somministrate con o senza richiamo. A seguire si aggiungeranno 240 volontari sulle dosi più promettenti. È ancora possibile aderire alla sperimentazione.
Dopo l’iniezione, i volontari rimangono in osservazione in ospedale per quattro ore. «Il Pascale avrà un ruolo determinante nell’espansione del numero di soggetti per ciascuna dose, al fine di consolidare i risultati – ha spiegato Ascierto, direttore dell’Unità di Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’istituto – il vaccino a Dna può essere facilmente e velocemente modificato a tenere conto delle varianti del virus che stanno diventando prevalenti o che si dovessero manifestare in futuro». La somministrazione può essere ripetuta più volte per una risposta immunitaria più solida.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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