
Secondo la società di ricerca Apptopia, alcune di queste applicazioni sono destinate a sparire
Zoom, Meet, Teams: sono alcuni dei nomi che sono stati più usati nel panorama lavorativo-universitario dell’ultimo anno, applicazioni che sono diventate veri e propri simboli della pandemia. Ma cosa succederà dopo? È quello che si sono chiesti i ricercatori di Apptopia, società di ricerca che ha preso in considerazione i dati di svariati Paesi dagli Usa alla Nuova Zelanda per capire in che direzione si muoverà il remote working all’indomani del covid.
I dati che arrivano in particolar modo dalla Nuova Zelanda, dove le restrizioni si sono allentate profondamente, segnalano una progressiva perdita di utenti per Zoom, a seguito del rientro in presenza negli uffici e nelle scuole. Al contrario negli Stati Uniti l’uso della applicazione, tra le più usate durante il lockdown, ha raggiunto un nuovo picco in settembre. Trend simile anche per Teams.
Cambia tutto per quanto riguarda gli strumenti che risultano indispensabili negli uffici virtuali: DocuSign per esempio, che consente di firmare contratti e altri documenti in forma digitale e continua a registrare un aumento degli utenti nonostante gli allentamenti delle restrizioni.
Rimane il dubbio per le app di eCommerce di delivery: DoorDash e Instacart hanno continuato ad avere successo negli Usa anche dopo la diminuzione dell’incidenza dei contagi. Amazon resta solida in crescita, mentre Wayfair, un negozio online di articoli per la casa, è in perdita.
I social network vivono di vita propria: Facebook, WhatsApp e Instagram hanno visto crescere il proprio parco utenti sostanziosamente, Youtube è rimasta sui livelli prepandemici, e Pinterest e Snapchat sono tornate sulla cresta dell’onda, così come TikTok, che raccoglie consensi tra gli adolescenti.
di: Micaela FERRARO
FOTO: EPA/MATTIA SEDDA
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