
In un’intervista al Financial Times, il governatore di Bankitalia mette in guardia dalle differenze nei piani vaccinali dei diversi Paesi e dal chiudere le misure di sostegno troppo presto
L’irregolarità nelle campagne vaccinali dei diversi Paesi potrebbe rappresentare la più grande minaccia alla ripresa economica mondiale. Ad affermarlo è Ignazio Visco, il governatore della Banca d’Italia.
«Lo strumento principale che abbiamo al momento non è né monetario né fiscale ma sono le vaccinazioni» – afferma il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, in un’intervista al Financial Times. – «Dobbiamo mantenere una stretta collaborazione internazionale nell’ambito del G20» – avverte Visco – «per evitare che stati di avanzamento differenti nelle campagne vaccinali portino a eccessive divergenze delle rispettive economie. Non dobbiamo sprecare quello che abbiamo fatto l’anno scorso» – prosegue, – «una delle lezioni principali delle passate crisi è che bisogna fare molta attenzione a non chiudere le misure di sostegno troppo presto. La campagna vaccinale ci consente di vedere la luce in fondo al tunnel» – aggiunge – «ma non possiamo permetterci errori».
«Non è tanto un problema per l’Europa rispetto agli Stati Uniti, dato che l’Ue punta a immunizzare una buona frazione di popolazione entro luglio» – spiega Visco in merito alla differenza di ritmo delle campagne di vaccinazione. – «È piuttosto una questione che contrappone le economie avanzate a quelle in via di sviluppo».
Il governatore si è inoltre soffermato sul piano Next Generation dell’Ue, in confronto al piano di stimoli promosso dagli Usa. «Ha una natura completamente diversa perché, anche se di dimensioni più ridotte, sarà costituito principalmente da investimenti in infrastrutture». Un piano di stimoli da 750 miliardi che si affianca a quelli dei singoli governi nazionali europei. «Questa scelta è dovuta anche al fatto, solitamente trascurato da molti commentatori, che in Europa sono stati attuati, e sono ancora in funzione, pacchetti di aiuti molto ampi a livello di governi nazionali» – aggiunge.
Secondo quanto specificato dal governatore, infine, la riunione del G20 di mercoledì si concentrerà sulle misure per assistere le economie in via di sviluppo nella loro ripresa, comprese le discussioni in corso per aumentare l’emissione di diritti speciali di prelievo (Sdr) del Fondo monetario internazionale, uno strumento che dovrebbe stimolare i bilanci di questi Paesi. «Il G20 è consapevole delle gravi difficoltà che affrontano i Paesi più vulnerabili e si impegna non a offrire una sterile solidarietà, ma un aiuto concreto per garantire che questi Paesi abbiano le risorse necessarie per rispondere alla crisi e possano poi rimettersi in carreggiata» – commenta Visco.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/SIMONE VENEZIA
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