
I Paesi saranno divisi tra rosso (allerta massima), arancione e verde. Al via iniziative per garantire l’accesso a test low cost ai viaggiatori
La Gran Bretagna apre alla possibilità di fare viaggi all’estero a partire dalla seconda metà di maggio evocando però il meccanismo di un sistema a semaforo per la suddivisione dei vari Paesi a seconda del rischio: rosso, che segnala allerta massima, arancione e verde. Lo ha confermato oggi il ministro dei Trasporti, Grant Shapps alla Bbc, lasciando per ora aperta la questione della possibile introduzione, già delineata da Johnson, di una qualche forma di passaporto o certificazione vaccinale ma ribadendo che l’obbligo di sottoporsi a test varrà comunque anche per gli spostamenti da e per le mete della lista verde.
Al riguardo Shapps ha peraltro assicurato d’aver avviato iniziative per garantire l’accesso a test low cost ai viaggiatori, in risposta alle critiche sollevate dall’industria del turismo e del vettori aerei per i costi che i tamponi hanno nel Regno con tariffe che possono superare le 300 sterline nei laboratori privati.
Stando alle anticipazioni i viaggi verso i Paesi della lista verde saranno possibili col solo obbligo di un doppio test (alla partenza e al ritorno) ma senza quarantena; per quelli della lista arancione resterà la necessità di auto-isolarsi precauzionalmente per 10 giorni al rientro, mentre chi fa ritorno da Paesi rossi dovrà trascorrere a proprie spese la quarantena in hotel sorvegliati.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/NEIL HALL
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