Ma su base annua il dato segna -5,7%. Insoddisfatto il Codacons
Balzano a sorpresa le vendite al dettaglio in Italia. A febbraio si registra un aumento congiunturale del 6,6% in valore e del 7,2% in volume, contro il -3% della passata lettura ed il +2% del consensus Bloomberg. A riferirlo è l’Istat secondo cui la crescita è dovuta al marcato recupero dei beni non alimentari (+14,8% in valore e +15,4% in volume), mentre i beni alimentari sono in calo (-2,4% in valore e -2,2% in volume).
Su base tendenziale le vendite al dettaglio diminuiscono del 5,7% in valore e del 7% in volume. La flessione è simile per i beni non alimentari (-6% in valore e -7,8% in volume) e per i beni alimentari (-5,5% in valore e -5,6% in volume).
Rispetto a febbraio 2020 il valore delle vendite al dettaglio diminuisce in quasi tutti i canali distributivi: la grande distribuzione (-5,8%), le imprese operanti su piccole superfici (-7,6%) e le vendite al di fuori dei negozi (-6,6%). Solo il commercio elettronico mostra un forte aumento (+35,8%).
Il Codacons boccia i dati diffusi dall’Istat, giudicando insufficiente la ripresa delle vendite al dettaglio ed ancora altissimo il gap con il periodo pre-crisi. «I numeri dell’Istat confermano gli allarmi lanciati a più riprese dal Codacons circa la grave crisi del commercio che prosegue anche nel 2021 coinvolgendo, stavolta, tutti i settori: grande distribuzione, discount e piccoli negozi vedono un tracollo delle vendite, e a salvarsi è solo l’e-commerce, che anche a febbraio registra crescite a due cifre – ha spiegato il presidente, Carlo Rienzi. – Di tale situazione drammatica fanno le spese i piccoli negozi, con gli esercizi non alimentari che segnano un calo delle vendite del -9,1% su anno, a tutto vantaggio del commercio online, a dimostrazione di come il Covid abbia radicalmente modificato le abitudini di acquisto degli italiani».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/GIORGIO BENVENUTI
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