Le stime dello studio annuale del Servizio territoriale della Uil
Dallo studio annuale condotto dal Servizio territoriale della Uil è emerso che in 5 anni, tra il 2016 ed il 2020, la Tassa sui Rifiuti (TARI) è aumentata mediamente del 2,4%, mentre tra il 2019 e il 2020 l’aumento è dello 0,8% anche se in alcuni casi si sono registrate impennate fino al 35%. In valori assoluti, la Tari più costosa del 2020 si registra a Trapani dove si pagano 494 euro medi l’anno a famiglia. Seguono Crotone con 476 euro e Benevento con 472 euro.
Nella classifica dei rifiuti più costosi seguono Agrigento, 470 euro, Reggio Calabria, 461 euro, Cagliari, 458 euro, Salerno e Asti 455 euro, Messina 450 euro e Napoli 442 euro.
Per quanto riguarda le città meno costose invece ci sono Potenza, 133 euro l’anno a famiglia, Novara, 164 euro, Belluno, 170 euro, a Macerata 179 euro, a Brescia 184 euro, Vercelli 183 euro, Ascoli Piceno 186 euro, Pordenone 188 euro,Vibo Valentia 190 euro, Fermo 191 euro.
Ponendo l’accento sulle città metropolitane, la Tari pesa di più a Reggio Calabria dove si pagano 461 euro all’anno a famiglia. A seguire si spendono 458 euro a Cagliari; 450 euro a Messina; 442 euro a Napoli; 403 euro a Catania; 371 euro a Genova; 355 euro a Bari; 336 euro a Milano; 329 euro a Torino; 322 euro a Roma; 304 euro a Venezia; 282 euro a Palermo; 249 euro a Firenze e 228 euro a Bologna.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI
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