“Pronti ad anticipare il green pass rispetto all’Europa”
Il 2 giugno: questa è la data della ripartenza in Italia. Lo ha sottolineato ancora una volta il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, intervistato da La Stampa. «Ogni settimana che passa perdiamo pezzi di Pil e non ce lo possiamo permettere – ha detto. – E’ per questo che il 2 giugno, festa della Repubblica italiana, è una data finale entro la quale mi auguro sia aperto tutto o quasi tutto. Ovviamente dipende dal piano vaccinale ma si potrà iniziare a dare delle date settore per settore, con dei protocolli che possono essere più stringenti in una fase iniziale e diventare più larghi con il passare del tempo. Ed anche ad aprile si possono aprire attività come la ristorazione, appena ci sono le condizioni».
Per Garavaglia bisogna essere ancora molto prudenti perché il virus continua a circolare e preoccupa, soprattutto per la diffusione delle varianti. Ma questo non vuol dire che non si deve programmare la ripartenza, dopo più di un anno in cui molti esercizi commerciali sono stati chiusi del tutto o quasi. «Ci sono attività che hanno bisogno di settimane se non di mesi di anticipo per programmare l’apertura come il tema dei congressi e delle fiere internazionali che è fondamentale perché significa mettere in sicurezza già qualche evento estivo, ad esempio Pitti Uomo a Firenze», ha continuato.
E si può anche pensare di tornare a viaggiare in sicurezza. Anzi, per il ministro sarebbe possibile anticipare il green pass rispetto all’Europa: «I tempi dell’Europa non sono ancora certi, si parla di 15 giugno. Secondo noi bisogna anticipare un po’ per garantire la circolazione nei tempi giusti e per programmare la stagione estiva. Isole free covid? Si può fare ed è anche opportuno farlo perché se lo faranno gli altri e noi no, lo svantaggio diventerà enorme», conclude Garavaglia.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/CESARE ABBATE
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