Il contratto prevede la vendita di caccia F-35 e droni armati
Joe Biden ha sbloccato la vendita di armi per 23, 37 miliardi di dollari agli Emirati Arabi. Lo ha comunicato un portavoce del Dipartimento di Stato, sottolineando che è stata conclusa la revisione che aveva portato la nuova amministrazione Usa a sospendere il contratto che era stato approvato lo scorso novembre dall’allora presidente Donald Trump.
Il contratto in questione, che prevede la vendita fino a 18 droni MQ-9B cinquanta e F-35 di ultima generazione, era stato accolto con alcune critiche dal Congresso, sia per il coinvolgimento degli Emirati nella guerra in Yemen, che ha causato la più grave crisi umanitaria in corso nel mondo, che per il timore che Israele perda la supremazia tecnologico-militare nell’area.
A questo proposito lo Stato ebraico ha però fatto sapere che non ha nulla da obiettare sulle forniture, che non inizieranno prima del 2025. Il portavoce del dipartimento di Stato ha sottolineato che Washington vigilerà affinché le armi vendute “vengano messe al sicuro in modo adeguato e vengano utilizzate in una maniera che rispetti i diritti umani adeguandosi completamente alle regole dei conflitti armati“.
Non è ancora stata conclusa, invece, la revisione dei contratti per la vendita di armi all’Arabia Saudita stipulati dalla precedente amministrazione. Biden sta valutando di limitare i contratti militari con Riad alla dimensione meramente “difensiva“.
Il presidente Usa, fa sapere la Casa Bianca, pronuncerà il suo primo discorso sullo stato dell’Unione davanti al Congresso il 28 aprile, poco dopo la data simbolo dei 100 giorni di mandato.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/Ken Cedeno / POOL
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