
Procedono in Sardegna le indagini per scovare i “furbetti del vaccino” che ieri hanno portato all’iscrizione al registro degli indagati 15 operatori sanitari. Un sedicesimo sospettato
Sarebbero almeno 50 le somministrazioni irregolari di vaccini anti-Covid al centro dell’inchiesta “Saltafila”. Le indagini hanno portato alla notifica dell’avviso di garanzia per 15 persone tra medici e infermieri dell’Assl di Oristano (ne abbiamo parlato qui). «Sono almeno una cinquantina le persone che non ne avevano diritto e hanno ricevuto il vaccino o a cui è stato somministrato Pfizer e che avrebbero dovuto ricevere un diverso vaccino» – ha spiegato la comandante dei Nas di Cagliari, maggiore Nadia Gioviale, assieme al procuratore della Repubblica di Oristano Ezio Domenico Basso.
L’accusa per gli operatori sanitari è di abuso d’ufficio e peculato per aver favorito la somministrazione a soggetti che non rientravano nelle categorie individuate nel piano vaccinale. Tra le 50 persone coinvolte ci sarebbero anche esponenti delle forze dell’ordine, la cui posizione è ora sotto esame.
«Stiamo verificando la posizione di alcuni dirigenti pubblici che avrebbero dovuto ricevere AstraZeneca e invece hanno ricevuto Pfizer» – ha aggiunto la comandante del Nas di Cagliari. Sono quindi da accertare eventuali cause giustificative come, ad esempio, patologie o appartenenza ad associazioni di volontariato, una delle condizioni che davano titolo alla vaccinazione prioritaria.
Alcuni degli interessati sotto inchiesta avrebbero affermato che le dosi somministrate era quelle considerate avanzate, cioè destinate ad aventi diritto che poi non si erano presentati. Gli inquirenti, tuttavia, escludono questo caso in quanto le vaccinazioni venivano effettuate spesso nelle prime ore del mattino, anche a soggetti giovani, non affetti da patologie. L’inchiesta, partita dall’Assl di Oristano, si sta ora espandendo anche a tutti i punti vaccinali sul territorio di competenza del Tribunale di Oristano allestiti dall’Ares-Ats, l’azienda regionale per la salute, a Oristano, Bosa, Ghilarza, Ales, Macomer e Sorgono. È sospettato di aver agevolato la somministrazione di vaccino a congiunti anche un sedicesimo sanitario, al momento non iscritto nel registro degli indagati.
«L’analisi dei dati che vengono acquisiti, potrebbero portare a un aumento dei soggetti coinvolti e a una modifica, integrazione, correzione delle accuse mosse a questi» – ha preannunciato il procuratore capo di Oristano. – «Si andrà a vedere, con precisione, a chi attribuire le singole responsabilità».
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/MASSIMO PERCOSSI
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