
È un problema normativo, dovuto al decreto Sostegni che fa decorrere la copertura dal primo aprile lasciando scoperti i giorni dal 25 marzo
Un vuoto normativo tra la legge di Bilancio 2021 e il decreto Sostegni ha causato cinque giorni scoperti per la cassa integrazione, che rischia di alleggerire di 280 euro la busta paga di 6 milioni di lavoratori. Infatti, la legge di Bilancio ha esteso la Cig covid fino al 25 marzo 2021. Poi il decreto Sostegni ne ha previste ulteriori 13 settimane, ma in partenza dal primo aprile. Il periodo di tempo compreso tra 25 marzo e primo aprile rimane pertanto scoperto.
Ha lanciato l’allarme Unimpresa, che ha fatto le stime circa le perdite che per i lavoratori questo buco potrebbe comportare. «Un danno enorme – è il commento del consigliere nazionale Giovanni Assi – in queste ore i lavoratori e le imprese troveranno brutte sorprese a causa di un vuoto tra due distinti provvedimenti adottati».
La maggior parte dei lavoratori dunque, potrà contare sulla cassa integrazione fino al 20 o 25 marzo e rimarrà senza tutela fino al 31 marzo. Un problema che diventa più grave per le aziende industriali che accedono alla cassa integrazione ordinaria: in questo caso il nuovo periodo di 13 settimane voluto dal Sostegni potrà partire solo dal cinque aprile e non dall’inizio del mese, a causa del sistema informatico dell’Inps che non concede la possibilità per queste aziende di fare richiesta in un giorno diverso dal lunedì. Così ogni lavoratore in cassa integrazione perderà dai tre agli 8 giorni di ammortizzazione sociale, con un danno che va dai 110 fino ai 280 euro a persona, per un totale compreso tra i 200 e i 500 milioni di euro per le aziende.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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