Secondo lui forse servirà una terza dose del vaccino entro 12 mesi ed una campagna di immunizzazione a cadenza annuale per avere una piena copertura. Al via “open weekend” vaccini in Sicilia: disponibili 66 hub per over 60. Sequestrate a Treviso 100 mila mascherine e 300 litri di gel igienizzante non a norma
Sono in arrivo 250 milioni di dosi di vaccino Pfizer in Europa. «Noi stiamo programmando di aumentare drasticamente le nostre forniture di vaccini ai Paesi europei nelle prossime settimane. In questo trimestre consegneremo oltre quattro volte di più di quanto abbiamo fatto nel primo trimestre: 250 milioni di dosi, dopo averne date 62 fino a marzo. Certo, c’è sempre la possibilità che qualcosa vada storto, come si vede dai problemi che stanno avendo altre aziende. Ma sono ottimista», ha spiegato Albert Bourla presidente e amministratore delegato di Pfizer in una intervista rilasciata al Corriere della Sera, sottolineando che l’Europa potrebbe tornare alla normalità nell’autunno.
Il manager, poi, ha spiegato che Pfizer può venire in aiuto rispetto ai ritardi degli altri vaccini e ha la capacità di produrre più di tre miliardi di dosi il prossimo anno. E sta trattando con la Commissione europea la fornitura pluriennale per il 2022 e 2023 dei vaccini. Secondo lui però le persone avranno probabilmente bisogno di una terza dose del vaccino contro il Coronavirus entro i 12 mesi dalle prime due iniettate e dovranno sottoporsi ad una campagna di immunizzazione a cadenza annuale per avere una piena copertura.
Sono 66 gli hub e i centri vaccinali in Sicilia nei quali da oggi fino a domenica i cittadini tra i 60 e i 79 anni che non presentano fragilità potranno vaccinarsi, anche senza avere prenotato il proprio turno. L’Open week-end, come è stato battezzato, prende l’avvio da una disposizione del presidente della Regione Nello Musumeci per accelerare ulteriormente la campagna vaccinale nell’Isola. Il vaccino somministrato sarà quello di AstraZeneca, del quale al momento c’è il maggior numero di dosi disponibili. «Tutti gli utenti potranno contare su un’attenta valutazione medica prima dell’immunizzazione – spiega una nota della Presidenza della Regione siciliana – per capire se sussistono controindicazioni in base a particolari problemi di salute».
La Guardia di Finanza di Treviso ha sequestrato oltre 100 mila mascherine e 300 litri di gel igienizzante messi in vendita in note catene della grande distribuzione. I prodotti erano stati infatti immessi in commercio in violazione delle disposizioni del Codice del consumo, in quanto privi del contenuto minimo delle informazioni inerenti al nome o alla ragione sociale e alla sede del produttore. I titolari delle attività commerciali controllate sono stati dunque segnalati alla Camera di commercio di Treviso per una sanzione amministrativa che può arrivare fino a un massimo di 26 mila euro.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: JOEL SAGET / AFP
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