
Il titolo a Wall Street è scivolato in basso fino a perdere oltre il 3,4%
Non si placano le polemiche intorno a Tesla, soprattutto dopo le parole del Ceo, Elon Musk, che ha difeso la sua azienda. «I dati finora recuperati mostrano che l’Autopilot non era stato attivato e che quest’auto non aveva a disposizione l’FSD». Questo è stato il suo commento su Twitter in merito alla notizia dell’incidente stradale che ha coinvolto un’auto Tesla e che ha provocato la morte di due persone (guarda qui).
L’FSD è l’acronimo di Full Self-Driving (guida autonoma). Il dispositivo, nome completo Tesla Autopilot and FSD, non è capace di controllare le auto elettriche su cui viene installato nelle circostanze normali di guida, tant’è che nel manuale per le istruzioni sul suo utilizzo è chiaramente scritto che i conducenti possono farne uso solo con una “supervisione attiva“.
Le parole di Elon Musk non hanno gettato acqua sul fuoco, anzi Wall Street è stata implacabile contro il titolo della Big Tech, attaccato dai sell off nella sessione della vigilia fino a perdere più del 4% nei minimi intraday, quando è scivolato fino a $691,80, riportato la flessione intraday più forte dal 18 marzo scorso. Il titolo ha poi chiuso le contrattazioni in calo del 3,4%.
Sono diversi i punti da chiarire. Lo scorso 11 febbraio, in una puntata del podcast di Joe Rogan Experience, Musk si era così espresso: «l’Autopilot sta migliorando al punto tale che non ci sarà bisogno di guidare la maggior parte delle volte, a meno che non lo si desideri davvero». In futuro perché al momento i dispositivi Autopilot e FSD non hanno la capacità di controllare i veicoli elettrici in tutte le circostanze, durante la guida. Non sono, insomma, sinonimo di guida autonoma, tanto che, stando ad una lettera inviata alla California Department of Motor Vehicles, agenzia statale che immatricola auto e barche a motore e che emette le licenze di guida nello stato della California, gli avvocati di Tesla scrissero che “né l’Autopilota nè la capacità FSD corrispondono a un sistema autonomo di guida“.
Detto questo, molti fan di Tesla e influencer hanno condiviso video sui social media che dimostrano come in alcuni casi le persone a bordo dei veicoli abbiano proceduto senza conducente senza che nessun sistema di allarme o di sicurezza venisse attivato: lo stesso attore Jamie Foxx ha condiviso nel suo canale YouTube un video in cui fa finta di essere addormentato alla guida di un Tesla Model 3, senza tenere le mani sul volante e con gli occhi chiusi. Contrariamente a quanto afferma Musk, ovvero che in quel caso l’Autopilot si disattiverebbe, il veicolo ha continuato a muoversi senza nessuno alla guida.
Insomma la questione è piuttosto intricata. Sono ben due le indagini che sono state lanciate sull’incidente stradale da parte delle due agenzie federali americane: National Highway Traffic Safety Administration e National Transportation Safety Board.
di: Maria Lucia PANUCCI
EPA/HANNIBAL HANSCHKE / POOL
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