
Nel Paese asiatico circola una variante molto contagiosa
Le principali Borse europee strappano un segno positivo in partenza. I primi minuti di contrattazioni vedono il Dax di Francoforte e l’indice londinese Ftse 100 salire rispettivamente dello 0,25% e dello 0,31%, mentre il Cac40 di Parigi avanza dello 0,43%.
Anche Piazza Affari apre in territorio positivo con l’indice Ftse Mib che segna un progresso dello 0,5% muovendosi in area 24.210 punti, dopo che ieri è scivolato sui minimi a oltre un mese. Tra i titoli del paniere principale si distinguono quelli del settore oil con Tenaris, Saipem ed Eni in vetta rispettivamente con un rialzo del 2%, un +1,1% e un +1,3%. Acquisti anche su Leonardo (+1,2%) dopo aver annunciato l’acquisito una quota di partecipazione, pari al 30%, del capitale sociale di GEM elettronica, società specializzata nella produzione di radar 3D di piccole e medie dimensioni, sensori elettro-ottici e sistemi inerziali per il settore marittimo, avionico e terrestre. L’operazione permette al gruppo della difesa di rafforzarsi nell’elettronica navale. In una fase successiva Leonardo potrà aumentare la propria quota nel capitale sociale acquisendo il controllo di GEM mediante un’opzione di acquisto, da esercitarsi nel 2024. Sul fronte opposto invece scivola sul fondo del listino principale di Piazza Affari DiaSorin con una flessione dell’1,2%. Ieri a mercato chiuso il gruppo della diagnostica ha annunciato il lancio con marcatura CE della nuova piattaforma POC LIAISON IQ e del primo test sierologico per SARS-CoV-2 (guarda qui)
Preoccupa la possibilità di un nuovo aumento dei contagi da Covid a livello mondiale, in particolare negli Usa e soprattutto in India, dove è stato isolato un nuovo ceppo di Covid, definito doppio mutante B.1.617, che sarebbe molto contagioso. L’India aveva avviato una campagna di vaccinazioni di massa e sperava di sconfiggere rapidamente il virus ma mascherine e distanziamento sono stati messi da parte nelle feste religiose in cui si sono create folle enormi di fedeli. I contagi nel Paese non sono mai aumentati così rapidamente dall’inizio della pandemia come adesso.
Tutto questo mette sotto pressione le Borse asiatiche, con Tokyo che cede quasi il 2%, Hong Kong che è a -1,8% e Shanghai che fa -0,01%.
Intanto anche a Wall Street, che ieri ha chiuso in rosso (Dow Jones -0,75%, S&P -0,68% e Nasdaq -0,92%), i future restano negativi (Dow Jones -0,11%, S&P -0,18% e Nasdaq -0,43%).
Nel valutario l’euro/dollaro è a 1,203, -0,025%, il dollaro/yen tratta a 108, -0,074% e il cross tra sterlina e biglietto verde quota 1,393, -0,05%. Tra le commodities il petrolio Wti cede lo 0,75% a 62,2 dollari al barile e il Brent perde lo 0,65% a 66,14 dollari al barile. L’oro risale verso quota 1.800 dollari e al momento tratta a 1.783 dollari l’oncia, in rialzo dello 0,298%.
Nel macro l’inflazione britannica, misurata dall’indice dei prezzi al consumo, ha registrato a marzo un rialzo dello 0,3% su base mensile rispetto al +0,1% della passata rilevazione. Su base annua il dato è salito dello 0,7% dallo 0,4% della passata lettura.
Oggi la seduta non prevede dati rilevanti dall’Ue, mentre dagli Usa si attendono gli aggiornamenti sull’indice settimanale delle richieste mutui e sulle scorte settimanali di petrolio. Nel pomeriggio è prevista anche la riunione della banca centrale canadese che decide sui tassi.
di: Maria Lucia PANUCCI
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