
I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimangono rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%
Tutto confermato e nessuna novità, come da attese. La Bce, nel meeting odierno, ha confermato i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%.
Il Consiglio direttivo si attende che i tassi di interesse si mantengano su livelli pari o inferiori a quelli attuali finché non vedrà le prospettive di inflazione convergere saldamente su un livello sufficientemente prossimo ma inferiore al 2% nel suo orizzonte di proiezione e tale convergenza non si rifletterà in maniera coerente nelle dinamiche dell’inflazione di fondo.
Dal documento ufficiale è emerso lo stesso orientamento di politica monetaria di marzo: PEPP fino al 2022 o fino a quando la crisi sarà attenuata; flessibilità negli acquisti in base alle condizioni finanziarie e ritmo accelerato di acquisto del debito rispetto ai primi mesi dell’anno. La dotazione finanziaria totale è di 1.850 miliardi di euro. «Non abbiamo discusso oggi alcuna uscita graduale dal PEPP, è prematuro», ha detto la presidente Christine Lagarde che si dice ottimista sulla ripresa economia. «Le campagne vaccinali in corso, unitamente al graduale allentamento previsto per le misure di contenimento, alimentano le attese di un deciso recupero dell’attività economica nel corso del 2021», ha sottolineato.
Ma per la ripresa sarà essenziale anche il Recovery Fund. «La Bce ritiene che il pacchetto Next Generation Eu sia centrale e sottolinea l’urgenza che diventi operativo senza ritardo con una ratifica tempestiva della decisione sulle risorse proprie che consentirà alla Commissione europea di emettere i bond per finanziarlo», ha concluso la Lagarde.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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