L’attività di commercializzazione ha portato il gruppo a fatturare per il solo 2020 una cifra che si aggira intorno ai 300 mila euro, con utili stimati in 117 mila euro. I clienti individuati sono stati 1.172
Vendevano sneakers contraffatte di famose griffe che importavano dalla Cina e rivendevano come originali su un sito e su pagine social create appositamente. Per questo la Procura di Milano ha iscritto nel registro degli indagati 7 giovani tra i 22 e i 23 anni, di cui tre sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata all’introduzione nel territorio dello Stato di prodotti con marchi contraffatti, truffa, ricettazione, indebito utilizzo di carte di pagamento intestate a terzi e autoriciclaggio.
Ai domiciliari finito il presunto capo, un hacker 23enne che in passato era stato coinvolto nelle indagini su Anonymous e in quelle sugli attacchi informatici contro l’esponente forzista Catia Polidori, insieme al primo dei suoi complici 22enni, un esperto di marketing di origine egiziana, mentre il terzo è stato raggiunto dall’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Le indagini erano scattate nel gennaio scorso, dopo che tre giovani avevano denunciato di aver attivato su richiesta degli indagati delle carte Postepay (e delle utenze telefoniche) e di essersi accorti che sui relativi conti erano transitate somme di denaro molto elevate. La polizia è quindi risalita ai due ragazzi al vertice dell’organizzazione, sequestrandogli 23 carte di pagamento, tre personal computer, 17 telefoni, un paio di sneakers ancora imballate e numerosi appunti relativi alla gestione del commercio di scarpe sportive. E’ così emerso il “longevo e florido” commercio on line di false scarpe Nike, Gucci, Golden Goose, Balenciaga e Alexander McQueen.
I successivi accertamenti hanno portato alla scoperta di numerosi conti correnti dove venivano fatti confluire i proventi illeciti, da reimpiegare nella medesima attività imprenditoriale o da investire in cripto-valute. «L’attività di commercializzazione ha portato il gruppo a fatturare per il solo 2020 una cifra che si aggira intorno ai 300 mila euro, con utili stimati in 117 mila euro» ha spiegato la polizia, sottolineando che i clienti individuati sono stati 1.172.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/MASSIMO PERCOSSI
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