Le stime per il 2021 temono un rallentamento
Il Comitato dei Delegati della Cassa Geometri ha approvato il bilancio consuntivo per l’esercizio 2020: il risultato è stato molto positivo, 35,2 milioni di euro, con un incremento dei redditi nel quinquennio 2016-2020 superiore al 25%, che ha beneficiato della capacità della categoria di adeguarsi e rispondere alle mutate richieste del mercato.
Tuttavia il trend positivo potrebbe subire una battuta d’arresto. I redditi del 2020 registrano ancora un +8% rispetto allo scorso esercizio, ma le stime per il 2021 lasciano intuire un rallentamento, conseguenza dell’impatto dell’emergenza sul comparto delle costruzioni, nonostante gli incentivi statali. «È stato un anno complesso a causa della pandemia, ma siamo soddisfatti di come la Cassa abbia operato in tale contesto, supportando i propri iscritti con una serie di interventi e misure che vanno nella direzione di una maggior tutela e del rafforzamento della loro professione in un mercato che muta costantemente e diventa sempre più esigente e competitivo – ha commentato il Presidente della Cassa Geometri, Diego Buono – proprio per questo abbiamo messo in campo una serie di misure a sostegno dei nostri iscritti, tra le quali la sospensione dei termini relativi agli adempimenti e ai versamenti dei contributi previdenziali, l’anticipazione per conto dello Stato del “reddito di ultima istanza”, gli interventi a supporto della liquidità finanziaria tramite l’accesso al microcredito, le erogazioni di provvidenze straordinarie per i geometri contagiati dal virus e l’estensione della polizza sanitaria integrativa, con una serie di prestazioni sanitarie aggiuntive per gli iscritti e le loro famiglie».
Comunque, la gestione previdenziale della Cassa nel 2020 ha presentato un risultato di 24,5 milioni di euro. Il patrimonio netto è cresciuto a 2.441,8 milioni. Per la gestione degli impieghi mobiliari e finanziari è stato contabilizzato un risultato di gestione pari a 35,8 milioni, in crescita rispetto ai 23,6 del 2019. «Siamo consapevoli del fatto che ci sia ancora molto da fare – ha concluso il presidente Buono – e che l’emergenza non è terminata, ma continueremo a lavorare per tutelare i nostri iscritti affinché siano pronti ad affrontare questa sfida dotati degli strumenti necessari».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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