
Dai pulsanti dash all’Amazon Fire Phone
L’amministratore delegato di Amazon, Jeff Bezos, è uno degli uomini più ricchi al mondo. Il colosso dell’eCommerce ha fatto faville nell’anno del covid, complici anche le chiusure in buona parte del globo, ma benché sembri difficile, anche Amazon ha conosciuto i suoi momenti no. Bezos, in una lettera agli azionisti del 2016 e successivamente in un’intervista rilasciata per Business Insider, ha dichiarato che Amazon è letteralmente “il posto migliore del mondo per fallire”: «ho speso miliardi di dollari in fallimenti su Amazon.com: letteralmente miliardi di dollari di fallimenti – ha dichiarato – nessuna di queste cose è stata divertente. Ma non hanno neanche tutta questa importanza. Ciò che conta davvero è che, le aziende che non continuano a sperimentare, le aziende che non accettano il fallimento, finiscono per trovarsi in una posizione disperata dove l’unica cosa che possono fare è una scommessa ‘dell’Ave Maria’ alla fine della loro esistenza aziendale».
Ma quali sono i più grandi flop nella storia di Amazon?
Partiamo dai pulsanti dash: offrivano un modo per riordinare un oggetto una volta consumato, bastava montarli, per esempio sugli armadi o le lavatrici, e premerli quando ce n’era bisogno, senza pensarci. Si tratta di strumenti che hanno fatto da trampolino di lancio all’idea della “casa connessa”, ma che oggi hanno fatto il proprio corso e sono stati tolti dal commercio.
Un altro esempio è Amazon Tap: il primo dispositivo Amazon Echo che è stato sospeso. Si trattava di una versione mobile degli altoparlanti intelligenti abilitati ad Alexa.
Un insuccesso parrebbe essere anche Whole Foods 365, una consociata interamente controllata da Amazon: negozi progettati per soddisfare gli acquirenti più giovani con corsie di supermercati piene di beni di marca a costi contenuti.
Citiamo anche Quidsi, la società madre delle aziende di eCommerce nei primi anni 2000: Amazon l’ha chiusa nel 2017 spiegando di non essere mai stato in grado di renderla redditizia. Stesso destino toccato a Endless.com, il fashion retailer online chiuso nel 2012, e a MyHabit.com, chiuso nel 2016.
Infine, uno dei flop più clamorosi è stato quello del Fire Phone: un tablet Fire in forma di telefono, annunciato personalmente da Bezos in pompa magna nel 2014. Tuttavia fin da subito il dispositivo ha ricevuto cattive recensioni e dopo un anno ha smesso di esser prodotto. Per i critici, questo è stato il primo e il più grande fallimento di Amazon.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/ETTORE FERRARI
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