
In rosso l’Asia ed i future su Wall Street. In serata Dbrs aggiorna il rating sull’Italia
Avvio sotto tono per le Borse europee nonostante l’ottimismo che arriva dagli Usa, dove ieri il presidente Joe Biden ha annunciato un piano da 1.800 miliardi di dollari per le famiglie (guarda qui) e al Pil Usa del primo trimestre balzato del 6,4% (leggi qui). E così nei primi minuti di contrattazione i listini del Vecchio continente si muovono in territorio positivo con il Dax che sale dello 0,26%, mentre il Cac40 e il Ftse 100 salgono rispettivamente dello 0,2% e dello 0,12%.
Piazza Affari si muove in territorio positivo con l’indice Ftse Mib che segna un progresso dello 0,4% a 24.380 punti, dopo i ribassi di ieri. Tra i titoli del paniere principale, acquisti su Telecom Italia che scatta in testa al listino con un balzo di oltre il 3%. Rimbalzano dal tonfo di ieri Tenaris e Saipem che segnano intorno a un +2%. Sul fronte opposto, invece, giù Nexi con un -0,7%. Male anche Eni, in calo dello 0,65% nel giorno della trimestrale (guarda qui).
Anche i future di Wall Street sono orientati al ribasso (Dow Jones -0,29%, S&P -0,40% e Nasdaq -0,56%) perché si accodano al clima di cautela che emerge in Asia dove gli indici sono tutti in rosso (Nikkei -0,96%, Shanghai -0,92% e Hong Kong -1,63%) anche sulla scia del pmi manifatturiero ufficiale della Cina sceso ad aprile a 51,1 da 51,9 di marzo, sotto le attese di 51,6, mentre si è attestato a 54,9 l’indice pmi non manifatturiero di aprile, anche esso in calo da 56,3 in marzo.
Nel valutario l’euro/dollaro tratta in ribasso dello 0,025% a 1,212, il dollaro/yen è a 108,78, -0,11% e il cross sterlina/dollaro viaggia a quota 1,393, -0,043%. Tra le commodities, il petrolio Wti cede lo 0,78% a 64,5 dollari al barile e il Brent perde lo 0,66% a 68,11 dollari al barile. L’oro tratta a 1.767 dollari l’oncia, in calo dello 0,017%.
La seduta si profila densa di dati. Da seguire il Pil preliminare del primo trimestre e i prezzi all’import di marzo della Germania, il Pil preliminare del primo trimestre e il tasso di disoccupazione di marzo dell’Italia, il Pil del primo trimestre preliminare, l’inflazione di aprile preliminare e il tasso di disoccupazione della zona euro. Gli Usa a seguire pubblicheranno il deflatore, le spese personali per consumi e i redditi personali tutti di marzo, l’indice Napm Chicago di aprile e l’indice di fiducia dei consumatori Michigan di aprile. In giornata inoltre la Banca d’Italia diffonde il Rapporto sulla stabilità finanziaria. Infine per l’Italia è prevista in serata la revisione del rating da parte di Dbrs e per la Germania la revisione del rating da parte di Fitch.
di: Maria Lucia PANUCCI
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