Le Regioni più attente sono Lazio, Campania e Lombardia
L’economia dell’usato in Italia è in forte crescita e ha acquisito un valore di 23 miliardi di euro. Sono le stime dell’Osservatorio Second Hand Economy condotto da BVA Doxa per Subito: nel complesso, 23 milioni di italiani hanno comprato o venduto prodotti usati nell’anno della pandemia, con grossi picchi di partecipazione tra laureati, il 66% in più, Generazione Z, il 65% in più, e famiglie con bambini piccoli, il 63% in più.
Secondo l’osservatorio, le Regioni in cui l’economia della “seconda mano” ha preso più piede sono il Lazio, dove il settore vale 2,6 miliardi, la Campania, 2,4 miliardi, e la Lombardia, 2,3 miliardi. I settori in cui si fanno più operazioni di questo tipo sono quello dei veicoli, che generano un valore di 10,8 miliardi, casa e persona, 5,6 miliardi, elettronica, 3,8 miliardi, e sport e hobby, 2,9 miliardi. Dominano le compravendite online arredamento, informatica, telefonia, libri e riviste e abbigliamento.
Tra le motivazioni per il ricircolo dell’economia c’è ovviamente il desiderio di risparmio delle persone. Nel 2020 in media chi ha venduto oggetti usati ha guadagnato circa 1.039 euro l’anno. Le prime Regioni per guadagno pro-capite sono Toscana, Campania, Veneto, Lombardia e Abruzzo. Ma c’è anche un’importante componente sociale, perché allungare la vita degli oggetti significa ridurre l’impatto ambientale di ciò che viene prodotto e consumato.
Infine, tra le ragione della second hand ci sono anche necessità specifiche, come il far spazio in casa in tempi di covid, dad e smart working, assecondare esigenze nuove oppure un peggioramento generale della situazione economica familiare.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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