
La dote fiscale che il governo Draghi sarebbe pronto a elargire al potenziale acquirente della banca senese sarebbe salita da 2,1 a 3,2 miliardi di euro. Il mercato scommette su deal con UniCredit
Riflettori puntati oggi su Monte dei Paschi di Siena con il titolo che schizza in Borsa di oltre il 5%. Il motivo? Le indiscrezioni, riportate da La Repubblica, secondo cui la dote fiscale che il governo Draghi sarebbe pronto a elargire al potenziale acquirente della banca senese, sarebbe salita da 2,1 a 3,2 miliardi di euro. Il totale delle agevolazioni fiscali a favore di chi si accollerebbe il Monte di Stato, avrebbe ora un valore di circa 7 miliardi.
E torna in auge l’ipotesi delle nozze con UniCredit. Più informazioni si conosceranno probabilmente dopodomani giovedì 6 maggio, quando Piazza Gae Aulenti presenterà i conti del primo trimestre e quando forse il Ceo Orcel darà qualche prima indicazione sulle scelte strategiche che porterà avanti nei prossimi trimestri, in primis sul fronte M&A.
«Sulla base dei nostri calcoli – si legge ancora nella nota di Equita SIM – in caso di M&A tra UniCredit e Mps, il beneficio dalla conversione delle DTA ammonterebbe a 3,4 miliardi (1,1 miliardi circa in più rispetto alla norma vigente), con un impatto sul CET1 della combined entity stimato in 90 punti base circa (rispetto a precedenti 60 punti base)».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/MATTEO BAZZI
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