
Quattro su cinque hanno figli con meno di cinque anni. Le Regioni più virtuose sono quelle del Nord, con al top Bolzano, Treno e Valle d’Aosta
Nell’anno del Covid in Italia sono 96 mila le mamme con figli minori che hanno perso il lavoro. Lo denuncia Save the Children secondo cui tra queste quattro su cinque hanno figli con meno di cinque anni. Sono quelle mamme che a causa della necessità di seguire i bambini più piccoli hanno dovuto rinunciare al lavoro o ne sono state espulse. D’altronde la quasi totalità, 90 mila su 96 mila, erano già occupate part-time prima della pandemia.
Il quadro emerge dal sesto Rapporto Le Equilibriste: la maternità in Italia 2021, diffuso in occasione della Festa della Mamma, da Save the Children sulle mamme in Italia che, oltre a sottolineare le difficoltà affrontate dalle donne con figli in un anno tanto difficile, come il 2020, fa emergere ancora una volta il gap tra Nord e Sud del Paese.
Il Rapporto include l’Indice delle Madri che identifica le Regioni che si impegnano, di più o di meno, a sostenere la maternità in Italia. Elaborato dall‘Istat per Save the Children, l’Indice valuta nello specifico, attraverso 11 indicatori, la condizione delle madri in tre diverse aree: quella della cura, del lavoro e dei servizi. Anche quest’anno sono le Regioni del Nord ad essere più mother friendly: qui si registrano dati ben oltre la media nazionale, rispetto a quelle del Sud, dove tutti e tre gli indicatori si posizionano al di sotto di tale media.
Le Regioni più virtuose sono le Province Autonome di Bolzano e Trento, seguite da Valle d’Aosta, Emilia-Romagna, All’opposto, fanalino di coda sono Campania, Calabria e Sicilia precedute dalla Basilicata. Per le Regioni del Mezzogiorno l’indice composito mostra sempre valori sotto 93, anche se il trend sembra in lieve miglioramento.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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