I 5 stelle appoggiano la Raggi ma secondo l’ex ministro non è stata all’altezza: “Roma deve voltare pagina. Ho un progetto ambizioso”
«Dopo una lunga riflessione ho deciso di accettare perché penso di poter aiutare la mia città a vincere la sfida del rilancio, della buona amministrazione e dello sviluppo equo e sostenibile: una sfida che non riguarda solo i cittadini romani ma tutto il Paese. Perché se non riparte Roma non riparte l’Italia». Così in un’intervista a La Repubblica rompe gli indugi l’ex ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che si candida ufficialmente alle primarie del Pd per le elezioni del sindaco di Roma, in programma il 20 giugno.
Dell’alleanza giallorossa tra dem ed M5s se ne riparlerà al ballottaggio. Intanto sfuma l’ipotesi di Nicola Zingaretti al Campidoglio per conto del Pd. Da giorni il governatore del Lazio lasciava infatti filtrare che avrebbe preso in considerazione l’ipotesi di candidarsi in Comune solo se i 5 Stelle fossero rimasti all’interno della sua maggioranza in Regione. Ma Conte ha messo a tacere le voci, chiudendo di fatto a questa possibilità. «Il Movimento 5 Stelle su Roma ha un ottimo candidato: Virginia Raggi. Il Movimento l’appoggia in maniera compatta e convinta, a tutti i livelli», ha spiegato l’ex premier.
Intanto Gualtieri ci tiene a precisare che lui non è un ripiego. «Candidato di riserva di Zingaretti? La sua – spiega – sarebbe stata una candidatura forte, di peso, ma alla fine ha prevalso il grande rispetto delle istituzioni che lo ha sempre contraddistinto. Io affronto questo impegno con umiltà, ma anche con la convinzione di poter dare molto a Roma. Da ministro ho fronteggiato la più difficile crisi del Dopoguerra: metterò esperienza e passione al servizio della mia città».
Ed arriva la stoccata alla Raggi. «Non è stata all’altezza e non ha saputo interrompere il declino della città – ha detto senza peli sulla lingua. – Credo sia evidente a tutti che Roma merita di più e deve voltare pagina. Voglio proporre un progetto ambizioso per Roma. Il nostro programma andrà dal rilancio della cura del ferro combinata con una mobilità flessibile e tecnologicamente avanzata alle politiche di inclusione, dall’economia circolare all’innovazione. Lavorerò da sindaco perché Roma diventi la capitale europea dell’economia della conoscenza, della ricerca, della scienza e della cultura. La mia squadra sarà nuova, competente e con un grande protagonismo delle donne».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/ALESSANDRO DI MEO
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