
Rinuncia ad un compenso di circa 80 mila euro ma per il suo passato vanta un reddito di circa 600 mila euro più diverse proprietà, tra cui un immobile a Londra interamente suo
Mario Draghi ha rinunciato allo stipendio di Palazzo Chigi: nessun compenso come presidente del Consiglio. Quindi il premier sceglie la frugalità e decide di guidare il Paese gratis, rinunciando ad un compenso di circa 80 mila euro, quello percepita dal suo predecessore Giuseppe Conte.
Era stato proprio Giuseppe Conte a stabilire il nuovo compenso per il Presidente del Consiglio con una decurtazione del 20% rispetto al precedente. Mario Draghi ha voluto dare un’impronta ulteriore al suo servizio per il Paese rinunciando anche a quella cifra. Una manna per le casse dello Stato visto il momento economico difficile che il Paese sta vivendo con tanti settori in crisi non ridotti sull’astrico solo per gli aiuti governativi.
Ma stiamo parlando di Mario Draghi, ex governatore della Banca d’Italia ed ex presidente della Bce, quindi non di un pensionato qualunque. Certo, il gesto è da apprezzare ma non rimane a mani vuote, anzi. Guardando la dichiarazione dei redditi si può evincere come nel 2020 i suoi emolumenti sfiorino i 600 mila euro. Poi il presidente del Consiglio risulta anche essere in possesso di 10 immobili, di cui uno a Londra interamente suo al 100%.
Nulla a che vedere però con il suo predecessore, Giuseppe Conte, il quale prima di sedere a Palazzo Chigi dichiarava redditi per oltre 1,2 milioni di euro. Ma Draghi può dormire sonni tranquilli anche senza lo stipendio cospicuo da premier.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/STEPHANIE LECOCQ
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