Focus sugli Usa. In arrivo diverse indicazioni tra cui le vendite al dettaglio, la produzione industriale e la fiducia dei consumatori calcolata dall’università del Michigan
Avvio positivo per le Borse europee nell’ultima seduta della settimana. Nei primi minuti di contrattazione il Dax di Francoforte sale dello 0,65% e il Cac40 di Parigi avanza dello 0,54%, mentre l’indice inglese Ftse 100 segna una crescita dello 0,7%.
Anche Piazza Affari parte bene con l’indice Ftse Mib che segna +0,28% a 24.555 punti. Sul parterre si muove bene Banco BPM (+2%). Continua il rally di Prysmian (+2,39%) e Nexi (+1,3%) già ieri in evidenza in scia a riscontri trimestrali oltre le attese (guarda qui).
Tra gli altri titoli arranca a -2% Atlantia che ha chiuso il primo trimestre 2021 con una perdita netta di 67 milioni di euro (leggi qui). Male anche Unipol (-1,88%) dopo aver riportato un utile netto di 361 mln nel primo trimestre confermando gli obiettivi per l’intero 2021 (ne abbiamo parlato qui).
Sono un po’ rientrati i timori sull’inflazione viste le rassicurazioni da parte della Fed sul fatto che le pressioni sui prezzi al consumo sono temporanee. Questo ha migliorato il sentimenti degli investitori tanto che negli Usa Wall Street ieri ha chiuso sopra la parità (Dow Jones +1,29%, S&P +1,22%, Nasdaq +0,72%) e anche per oggi i future sono impostati al rialzo (Dow Jones +0,44%, S&P +0,49% e Nasdaq +0,61%). Il clima di ritrovato ottimismo contagia anche l’Asia tutta positiva stamani (Nikkei +2,31%, Hong Kong +0,79% e Shanghai +1,42%).
Nel valutario l’euro/dollaro è tornato a 1,21, +0,15%, dopo le dichiarazioni distensive della Fed, il dollaro/yen è a 109,5, +0,05%, e il cross tra sterlina e biglietto verde è a 1,405, +0,01%. Tra le commodities il petrolio è in leggero calo: il Wti cede lo 0,42% a 63,55 dollari al barile e il Brent lascia sul terreno lo 0,55% a 66,68 dollari al barile. L’oro guadagna lo 0,121% a 1.826 dollari l’oncia.
A livello macro l’ottava si chiude con diverse indicazioni in arrivo dagli Stati Uniti, tra cui le vendite al dettaglio, la produzione industriale e la fiducia dei consumatori calcolata dall’università del Michigan.
di: Maria Lucia PANUCCI
Ti potrebbe interessare anche: