Berlino ha chiuso con segno positivo il 2020, Londra la peggiore con -30,8%
Abitare Co ha analizzato il settore immobiliare residenziale nelle principali aree metropolitane europee, illustrando come il covid ha influito su prezzi e transazioni: Berlino è stata l’unica a chiudere il 2020 con segno positivo, con un +3,6% sulle compravendite del 2019. Madrid invece ha segnato un calo del 14,7%, seguita da Parigi al -12% e Milano al -11,9%. La peggiore è stata Londra con -30,8%.
Nonostante le percentuali però, Milano si conferma la provincia più dinamica in assoluto: l’acquisto della casa è al centro dei progetti di vita dei cittadini, mentre per i berlinesi per esempio la casa di proprietà non è considerata una priorità. Nella capitale tedesca nel 2020 si sono registrate 137 transazioni ogni 10 mila famiglie residenti. A Londra 182 compravendite ogni 10 mila famiglie, mentre a Milano ne si contano 351,4 ogni 10 mila famiglie.
Per quanto riguarda i prezzi, si sono verificati aumenti ovunque tranne a Madrid, dove sono rimasti stabili, e a Parigi dove addirittura sono in calo, al -2,3%. La capitale in cui i prezzi si sono alzati di più è Berlino, con il +8%. Milano va a +7,7% e Londra +4,9%. Ciò nonostante, proprio la capitale britannica rimane la più cara in assoluto, con un valore pari a 9.300 euro a mq che può arrivare anche a 21.500 euro nelle zone centrali della città. A Parigi in pieno centro il prezzo medio è di 7 mila euro a mq, con punte di 22.700 euro. Berlino conta quattro mila euro a mq. La provincia più economica è Madrid: 2.900 euro a mq e valori massimi che raggiungono gli 8.550 euro in città.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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