
In Italia -53,4% di turisti
Per il turismo è stato il peggiore degli annus horribilis: tra pandemia e chiusure, il flusso di turisti si è arrestato quasi completamente. Lo ha riconfermato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, intervenendo alla 71esima assemblea nazionale dell’associazione di categoria che rappresenta le imprese alberghiere: nel 2020 c’è stata una contrazione delle presenze del 53,4%, e dall’estero è arrivata fino al -70%. In totale c’è stata una perdita di 233 milioni di presenze in un anno. «L’annus horribilis che ci lasciamo alle spalle ha prodotto devastazione e sconforto. Le nostre imprese e i nostri collaboratori hanno patito oltre ogni misura. Il turismo è senz’altro il settore economico che più soffre per gli effetti della pandemia e, al suo interno, le strutture turistico ricettive e termali sono quelle che stanno pagando il prezzo più alto – ha detto Bocca – i dati ufficiali rilevano che il 2020 si è chiuso con una perdita di 233 milioni di presenze, equivalente ad un calo medio del 53,4%, con punte in alcune località oltre l’80%».
Il 2021 si è aperto in modo altrettanto difficile. Secondo quanto riportato da Bocca, le presenze dei turisti negli esercizi ricettivi sono diminuite dell’85,6%, con un calo del 75,1% per gli italiani e del 95,9% per gli stranieri. «Se non ci sarà un cambio di prospettiva – ha concluso – i risultati del 2021 si potranno rivelare addirittura peggiori di quelli del 2020».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI
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