
L’azienda della provincia astigiana importa e distribuisce in Italia il tappo in sughero che ha rivoluzionato il mondo delle bottiglie
Nasce a Santo Stefano Belbo, da cui prende il nome, per spostarsi prima a Canelli e infine a Calamandrana, in provincia di Asti, una delle zone più note in Italia per la sua attività vitivinicola. Ci parla di Belbo Sugheri il titolare dott. Jacopo Araldo.
La storia di Belbo Sugheri inizia già negli anni Sessanta e Settanta con il nonno che si occupava di esportazione di vini italiani negli Statu Uniti. Per qualche anno Paolo Araldo, il figlio, lavora con lui e nel 1976 inizia la tua attività di import e distribuzione di prodotti enologi francesi su territorio italiano ampliando i servizi anche ai tappi di sughero, per bottiglie di spumante in modo particolare, e capsule. Negli anni Ottanta, in collaborazione con la sorella Daniela, nasce la Araldo Srl che sviluppa ulteriormente le attività con l’introduzione di nuovi brand. Nel 1990, infine, ha vita Belbo Sugheri che amplia ulteriormente la gamma dei tappi forniti e che si prefigge l’obiettivo di essere un centro di finitura che possa controllare l’ingresso della materia prima, per sua natura molto delicata e variabile da lotto a lotto.
Dopo la laurea in Economia entra in azienda, infine, anche il dott. Jacopo Araldo che si dedica alle analisi in laboratorio per poter dare sempre maggiori garanzie ai clienti. Queste garanzie poi si concretizzano nella possibilità di rappresentare in Italia un’azienda francese che proprio in quegli anni propone un prodotto innovativo: il tappo DIAM. L’introduzione del tappo DIAM, che tutt’oggi rappresenta il core business di Belbo Sugheri, rappresenta una vera e propria rivoluzione nel mondo delle chiusure. Il prodotto unisce a materie prime naturali e rinnovabili le moderne tecnologie di estrazione tramite CO2 che permettono di minimizzare quelle molecole volatili responsabili delle deviazioni che si riscontrano nelle bottiglie, il meglio conosciuto “gusto di tappo”. Inoltre, il tappo DIAM permette di fornire al produttore finale una determinata e calibrata permeabilità di ossigeno del sughero, garantita fino a 30 anni.
Belbo Sugheri, che si propone come importatore e distributore esclusivamente sul mercato italiano, offre un prodotto unico garantito da un centro di finitura che rispetta appieno gli standard certificativi internazionali negli ambiti dell’ambiente, della sostenibilità, dell’efficienza energetica e della sicurezza alimentare. Grazie ad una rete di vendita che conta almeno di un agente in ogni Regione e diversi punti di distribuzione, l’azienda è presente nelle principali realtà enologiche del Paese.
Nell’ultimo anno Belbo Sugheri ha sicuramente sentito la crisi dovuta alla pandemia di Covid-19 ma ha deciso di imboccare la strada della reazione: ha investito in nuove tecnologie, ha evitato i licenziamenti, anticipando la Cassa integrazione e garantendo i premi ai dipendenti, e, addirittura, ha assunto nuove figure tra lo stabilimento e la rete commerciale. Alla fine del 2020 questa strategia ha premiato l’azienda con numeri in leggera flessione ma tutto sommato buoni.
Qual è, dunque, il segreto del successo di Belbo Sugheri? Sicuramente l’aver creato e il poter contare su un gruppo di lavoro che condivide non solo gli obiettivi operativi ma anche i valori fondamentali.
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